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Post N° 408


FAZIL HUSNU DAGLARCA e MICHELANGELO
Erano queste mani che attraverso le favoleTendevo ai sogni, erano queste mani?Piene di desiderio, piene di vivezzaErano queste mani a dormire mentre tenevano immagini? Piccoli mondi chiari di biglieErano questa mani la vita di quei mondi?Uguale ad un gioco d'oro soffiavaIl vento di stagione tra piume d'oro. A fare casa di terra erano queste maniChe ora poggiano su case che sono di terra?Davanti ai compiti di lavoro a manoCom'era bello pensare mangiandosi le unghie. Da quelle linee è scomparsaCiò che gli indovini chiamano felicità.Dove ha ferito quel temperino da campagnoloModellando lo zufolo dai rami del salice... Erano queste mani ad uccidere il passero azzurroPer qualche goccia di sangue ch'è vittoria e coraggio?Nascoste sotto le coperteErano questa mani a non amare la notte? Si sono separate dai cari giocattoliHan rotto quelle minuscole bottiglie.E dopo ogni altra, ogni altra cosaErano queste mani ad aprirsi a Dio! FAZIL HUSNU DAGLARCA