Creato da lady_bel il 16/01/2007

ilpeloedilvizio

Il lupo perde il pelo ma non il vizio....

 

 

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Post N° 363

Post n°363 pubblicato il 18 Ottobre 2007 da lady_bel

Julius Kronberg e Joyce Lussu


A che cosa serve la poesia? Può servire.

Vi faccio un esempio.

Prendete una coppia che va abbastanza bene:

due o tre lustri di convivenza

casa figli interessi comuni.

I coniugi però, non essendo né sordi né orbi

né privi di altri sensi

naturalmente non immuni

dal notare che il mondo è pieno di persone attraenti

dell'altro sesso

di cui alcune, per circostanze favorevoli,

sarebbero passibili di un  incontro a letto.

 

Sorge allora un problema che propone tre soluzioni.

 

La prima è la tradizionale repressione

non concupire eccetera non appropriarti dell'altrui proprietà

per cui il coniuge viene equiparato a un comò

Luigi XVI o a un televisore a colori

o a un qualsiasi oggetto di un certo valore

che non sarebbe corretto rubare.

 

La seconda soluzione è l'adulterio

altrettanto tradizionale

che crea una quantità di complicazioni

la lealtà (glielo dico o non glielo dico?)

lo squallore di motel occasionali

la necessità di costruire marchingegni di copertura

che non eliminano la paura

di fastidiose spiegazioni.

 

La terza soluzione è senza dubbio la più pratica

Si prendono i turbamenti e i sentimenti

le emozioni e le tentazioni

si mescolano bene si amalgama l'immagine

con un brodo di fantasia

e ci si fa su una poesia

che si mastica e si sublima

fino a corretta stesura sulla macchina da scrivere

e infine si manda giù

si digerisce con un po’ di amaro

d'erbe naturali

e poi non ci si pensa più.

 
Rispondi al commento:
BobSaintClair
BobSaintClair il 18/10/07 alle 21:13 via WEB
Beppone russava Nel grande giardino E sul suo nasone Volò un moscerino Il vento suonava Un bel valzerino Così il moscerino Si mise a ballar. Rit. Un lalla un lalla un lallalà Questo è il valzer Del Moscerino un lalla un lalla un lallalà questo è il valzer Che fa lallalà Nel sonno Beppone Che più non russava Il naso arricciava Rideva sognava Sognava una piuma Un fiocco di neve Un petalo di rosa Caduto dal ciel. Rit. Ma un gatto birbone E pazzerellone Colpì il moscerino Graffiò il suo nasone E il valzer finiva E il gatto fuggiva Così per Beppone L'incanto svanì. Rit.
 
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