« Messaggio #170 | Messaggio #172 » |
Carlos Drummond de Andrade e Egon Schiele.
Audaci ma straordnariamente semplici.
In una realtà stretta a dimostrare l'umanità di attimi di dolore e guerra, di passionalità sofferta e cinismo.
Gridano i tratti quasi sconci di Schiele in una palese provocazione per chi guarda.
De Andrade con le parole scorre nell'intimo di ognuno senza segreti nè pudori. Così, senza paura, si ferma su labbra che sanno di fuoco e incendia di sesso la fantasia.
Soave bocca errante
in superficie fino a trovare il punto
ove t'aggrada cogliere il frutto a fuoco
che non sarà mangiato ma fruito
finché non s'esaurisce il succo caldo
e lui ti lascia, o tu lo lasci, flaccido,
ma rugiadoso di bava di delizie
che frutto e bocca si permettono, dono.
Bocca soave e saggia,
impaziente di succhiare e segregare
intero, in te, il tallo rigido
ma folle di piacere al confinarsi
nel limitato spazio che tu offri
al suo volume e getto appassionati,
come puoi diventare, così aperta,
ricurvo cielo infinito e sepoltura?
Soave bocca e santa,
che piano piano vai sfogliando la liquida
schiuma del piacere in muto rito,
lenta-leccante-lecchillusoriamente
legata alla forma eretta quasi fossero
la bocca il frutto, e il frutto la bocca,
no, basta, basta, basta, basta bermi,
uccidermi e, da morto, vivermi.
So già cos'è l'eternità: è puro orgasmo.
|
AREA PERSONALE
ULTIMI COMMENTI
Inviato da: desmo_999
il 03/04/2008 alle 07:38
Inviato da: vanitymbm
il 31/03/2008 alle 16:27
Inviato da: archetypon
il 31/03/2008 alle 08:34
Inviato da: raggiodiluce1974
il 23/03/2008 alle 16:10
Inviato da: Ragazzi_Calmiamoci
il 23/03/2008 alle 12:27
MENU
TAG
CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.