ATTENZIONE........Granarolo ha detto: NO!
Diciamo NO alla Granarolo.
L'Associazione www.troviamoibambini.it mi ha gentilmente risposto e l'ha fatto anche con molta solerzia, fornendomi moltissimo buon materiale riguardo le aziende da loro contattate. A questo proposito prendo spunto per ringraziare ancora la Sig.ra Bonazza, per aver personalmente curato la spedizione del materiale al sottoscritto.
Purtroppo il nome di quel dirigente responsabile della vergognosa affermazione, già pubblicata qui nel precedente post, non è possibile farlo.
“Ma Signori e se dovesse scomparire il gatto, ci mettiamo a diffondere anche quelle?”.
La conversazione tra quest'ultimo e la Sig.ra Bonazza avvenne in realtà telefonicamente; quindi non essendo stata registrata, ne documentata in altro modo, non possiamo ne menzionare pubblicamente il nome di quest'individuo, ne il marchio dell'azienda che rappresentava (nota compagnia nazionale di telefonia mobile).
Altresì, denunciamo qui pubblicamente un'altra nota società, per essersi rifiutata di concedere spazi sulle confezioni dei suoi prodotti, da destinarsi alla pubblicazione delle foto dei bambini scomparsi. La società in questione produce e vende latte e come ben sapete, negli Stati Uniti la veicolazione di informazione a scopi umanitari e sociali sulle buste del latte è già una norma da tempo. Qui in Italia l'evidenza ci dimostra che la norma invece è fregarsene del tutto e che a scopo sociale qui si pensa più a tutelare i diritti dei gay che quelli dei nostri bambini e del nostro futuro.
Riporto stesura integrale della email inviata dalla Sig.ra Bonazza all'azienda in questione, ovvero la Granarolo.
Gentile Presidente,
Contattiamo la Granarolo Spa, in quanto produttrice di latte, vorremmo proporVi di entrare nel ns progetto "TROVIAMO I BAMBINI", nel "canale continuativo" che prevede di inserire le foto dei bambini scomparsi in Italia nelle confezioni del latte.
Siamo stati convocati infatti, alla discussione della legge sugli scomparsi, dove vorremmo sottoporre un prototipo della confezione.
Sopra può visionare due link, al fine di prendere visione di quante persone (www.beppegrillo.it "Angela Celentano" 6 marzo) si chiedano come mai NESSUNA AZIENDA produttrice di latte, si manifesti in tal senso.
Certa di un Suo riscontro alla presente, gradisca i migliori saluti.
La Presidente
Signora Bonazza
COMITATO "TROVIAMO I BAMBINI" www.troviamoibambini.it
Segue risposta da parte del Direttore Comunicazione e Relazioni Esterne, Gruppo Granarolo:
Gentile sig.a Bonazza,
le rispondo a nome del mio Presidente. Non è la prima volta che riceviamo una richiesta di stampa delle foto di bambini scomparsi sulle nostre confezioni. Abbiamo poi moltissime richieste da parte di onlus che pensano, legittimamente per carità, di utilizzare i nostri prodotti per veicolare ai consumatori un loro messaggio, certamente a fini umanitari piuttosto che di ricerca fondi. A tutti abbiamo sempre dato risposta negativa e siamo stati costretti a stabilire un oggettivo criterio di equità, se preferisce una policy aziendale come si usa dire oggi, che prevede l'inopportunità di destinare le confezioni dei nostri prodotti a fini diversi da quelli commerciali o da iniziative comunque progettate dalla nostra azienda.
Date queste premesse non possiamo far altro che rispondere negativamente anche a lei, pur consci dell'eccezionale nobiltà che ispira la vostra richiesta. Le auguro miglior fortuna con altre aziende, immagino anche per prodotti diversi dal latte (che magari abbiano disponibilità di spazio più ampio di quello che può offrire l'etichetta di una bottiglia di latte).
Nella speranza che possa comprendere le nostre ragioni le porgo cordiali saluti.
Giorgio Ciani
Direttore Comunicazione e Relazioni Esterne
Gruppo Granarolo
Ora chiediamoci una cosa facile facile: ma negli Stati Uniti, le buste del latte le fanno delle dimensioni di un fustino di detersivo???..
In italia le buste del latte non hanno spazi sufficienti da poter essere destinate ad una importantissima comunicazione sociale come quella dei bambini scomparsi, ma possiedono altresì spazi sufficienti da destinare a comunicazioni del tutto secondarie a mio parere e comunque non più importanti della vita di un bambino, come quella che potete vedere qui sotto.
La Granarolo ha detto NO. Noi tutti ora qui ne prendiamo atto pubblicamente.
Ora, Signore e Signori, io v'invito a dire NO alla Granarolo!
LASCIAMO I LORO PRODOTTI SUGLI SCAFFALI.
E facciamolo sul serio.
Invito altresì tutti a copiare e diffondere questo post e tutti gli altri che seguiranno, poichè la Granarolo purtroppo non è stata l'unica azienda a rifiutare il proprio supporto. La lista ahimè è ben lunga e la vedrete.
Per quanto mi riguarda, con questi "Signori" io ho soltanto iniziato.
Articolo tratto da Ocean.Drive