Modestia e Genialità

Quattordici Mesi


Silenzioso risuona il mio passoNell’oscuro bosco in cui è finito il mio animo. Desideroso di luceE’ il mio sguardoAssetato del tuo sorriso. Nessun gesto è speso inutilmentePoiché animato dalla Passione che coinvolseAnima e Corpo unendoli in solenne Danza. Galant'uomo sarà il tempo che renderà giustizia;Lenti e devastanti scorrono i secondi che paiono anni:Quattordici mesi,Quattrocentoventi giorni,Diecimilaottanta ore,Seicentoquattromilaottocento minuti,Trentaseimilioniduecentoottantottomila secondiDalla tua ultima carezza,Dal tuo ultimo sguardo,Dal tuo ultimo sorrisoMa ancora prigioniero ti sono…Mai carcerato fu più felice!! Dolce e melodica è la poesia che ci lega,Intensa e soave è la fiaba raccontata dal nostro respiro. Dal sognare il ParadisoA vivere un sogno (in ogni tuo gesto)All’addormentarsi in un delicato passatoDal quale non ha senso risvegliarsi. Quattordici mesi Nessun episodio dimenticatoForse tra Trentaseimilioniduecentoottantottomila anni….Ma non credo.Che senso avrebbe?Chi se lo perdonerebbe? Veloci e spavaldi Risuonano i miei passiNella verde e rigogliosa prateriaOra che i miei occhiBrillano del tuo splendore. Quattordici mesi Senza Fretta alcuna sono trascorsiEvidentemente intenzionati a non fermarsiDall’inesorabile “marcia della deriva”. Saremo vicini stando lontaniDestino beffardo e crudeli fatalità Non possono certo bastareA spegnere la luminosa sciaDella nostra stella. Quattordici mesi,Forse troppi, forse pochi…Quattordici mesiMa sempre tu in me!