Affinché sia detto..

ciao...ladrone


Che male c’è…a rubare  il bene di un altro, il pane quotidiano a chi non può attingerlo altrove? “Ma che male c’è se mi prendo un panino, una mela o altro dove ce n’è tanta di quella roba che nessuno se ne accorgerebbe neanche? O,  se dei soldi in circolazione ne prendo anch’io visto che lo fanno tutti e io non devo essere l’unico scemo? Oppure, pecunia non olet, quindi perché non affondare le mani dove si presenta l’occasione? Oppure ancora, i cosiddetti onesti dove sono, e se ci sono fanno una loro scelta o sono troppo stupidi per essere disonesti e stanno a predicare solo per invidia?” Cè di male … che non sei tu quello che ha zappato la terra e coltivato il frutteto o il campo di grano per la mela o il pane che tu ti vuoi prendere a sbafo, quindi semplicemente non ti spetta il diritto di raccogliere un frutto che tu non hai seminato;c’è di male … che i soldi in circolazione hanno un valore che corrisponde ad un equivalente sostrato solido di lavoro, di studio, di patrimonio, di merce, evidentemente non tuo, ma di altri che hanno costruito con capacità, dedizione, abnegazione e con il ‘sudore della fronte’ qualcosa che tu non sei stato capace di fare con le tue forze, pertanto non hai il diritto di accedere ad un risultato non meritato da te, ma che legittimamente appartiene ad altri; c’è di male …che se tu non ti poni la questione da dove vengono i soldi non tuoi, significa che tu non gestisci nulla, né la tua vita, né alcuna tua costruzione, ma che sei tu stesso come legato ad una ‘monetina volante’ qualunque, sei tu a non avere né itinerario, né finalità, né meta, né ordine nella tua esistenza, ma sei solo una sabbia mobile sulla quale nessuno si azzarderebbe di costruire alcunché, anzi, ognuno girerebbe proprio alla larga;c’è di male …che l’onestà non è opinabile perché fa parte dell’essenza umana che è materia e la materia è ciò che è e non può mentire a se stessa, la disonestà è una sua deriva, un peccato mortale perché contro natura; l’onestà non è un optional ma un investimento sicuro per tutte le nostre economie e per i nostri rapporti con il prossimo; se ci sono onesti tali solo per timore di essere scoperti e puniti, molti altri in compenso hanno capito e sono onesti per convinzione, perché essi rispettano l’uomo, la vita e anche gli affari seri;In tempi non lontani per una mela caduta dall’albero e raccolta dai ragazzi sempre affamati, il padrone sguinzagliava contro i suoi cani; in casa spesso si prendevano cinghiate dal padre che doveva ’raddrizzare quel legno storto di suo figlio’; in certi paesi per un furto si veniva anche puniti con la gogna; altrove al ladro veniva mozzata una mano e se recidivo anche l’altra, o veniva frustato o espulso dalla comunità; per la chiesa il furto è un comandamento ed era, più di oggi, considerato un peccato mortale.Prima e alla base di ogni furto piccolo o grande c’è una forma di moralità che deriva da un diritto naturale riconoscibile da tutti gli esseri umani e se la conseguenza sono biasimo e punizione ciò è una reazione giustificata.Tu, ladro, che nemmeno aspetti l’occasione per diventare tale perché non hai capito niente del valore dell’onestà e prevarichi altri nella speranza di non essere preso, dovresti invece essere perseguito dalla legge e condannato alla restituzione del doppio o triplo del maltolto; se poi sottrai del denaro pubblico per fini impropri, dovresti essere radiato da ogni incarico e nessuno ti darà più la sua fiducia, perché il male che semini è come una pietruzza gettata nel mare che fa i suoi cerchi sempre più larghi e il tuo gesto genera rabbia, sfiducia e desiderio di vendetta più grandi di quanto che tu potrai mai raccogliere. Tu ora sei baldanzoso e vai per tetti, aspetta che una malattia immobilizzi te o qualche tuo affetto e poi ti trovi dei medici ladri che se ne approfittano del tuo bisogno, o uno dei tuoi figli viene fregato da un altro ladruncolo, o tu da vecchio indifeso non puoi più schivare gli sciacalli intorno a te, allora forse capirai a cosa serve la onestà: essa semplicemente conviene, e solo la stessa onestà ti dà la misura della disonestà. Sei libero di essere onesto, quindi libero di condurre una vita regolare e di non dover andare in prigione, in caso contrario non ti lamentare ed evita a noi di doverci lamentare ancora di te! Dalle leggi antiche: chi ruba deve restituire due o tre volte il maltolto; chi stupra dev’essere evirato, chi uccide deve morire, e la giustizia spetta a vittime e dolituri!Mamma Ge