Predicatori del nulla...Mi vorrei rivolgere a quei predicatori del nulla che sparlano dei figli bamboccioni inchiodati in famiglia, della mancanza del posto fisso, dello studio e del lavoro all’estero, in pratica dello smembramento della famiglia i cui membri hanno da sempre l’unica vera funzione di identità e affetto reciproci e di mutuo soccorso. La mia famiglia è emigrata in ogni dove per necessità e per poco tempo ci siamo potuti ritrovare solo per le grandi ricorrenze; poi abbiamo messo su famiglia sul posto, da soli e senza l’aiuto di nessuno, e i rapporti sono diventati solo telefonici; nei rarissimi incontri, fra cognati si parlano in un miscuglio di lingue ma soprattutto a segni, tra cugini in un inglese maccheronico e noi nonni per i vari nipoti siamo così diversi, parliamo strano e abbiamo un che di folkloristico, il mangiare è senza personalità per non offendere nessuno e si è diventati ospiti. Per raggiungere i miei genitori anziani e malati, e per necessità anche questi miei familiari lontani, usavo allora (lavoro, bambini piccoli, finanze e salute permettendo) il treno con vagone letto che mi portava nelle stazioni centrali per le successive coincidenze, e non fuori zona come sono gli aeroporti, e mi faceva risparmiare molte giornate in viaggio; detto per inciso, ho speso veramente tanti soldi per questo servizio perché il vagone letto non è mai stato a ‘beneficienza’. Non solo con i bambini piccoli, ma anche ora che siamo anziani e con acciacchi vari, l’aereo non si prende più, i lunghi viaggi in treno di giorno o in macchina non si possono più sostenere, il vagone letto sarebbe la soluzione più valida di sempre. Ma no, invece vedo famiglie con bambini piccoli e altri anziani, arrancare sui treni, il saliscendi per le coincidenze, le attese in giro nelle stazioni con i bagagli appresso, la mal sopportata pressurizzazione dei treni ad alta velocità, tutti in sofferenza gratuita quando un servizio alternativo c’era. Con i nuovi orari dei treni, con coincidenze strampalate e senza WL, l’incuria dei collegamenti regionali, io da mia sorella ora in fin di vita ci metterò ca.25 ore per arrivarci, sballottata di qua e di là, come con le diligenze nel medioevo. Vorrei ricordare che quando avevamo le toppe al sedere, i treni ci portavano dappertutto perché era un servizio a favore delle persone; oggi è solo a favore dei damerini degli ‘affari’ (categoria altamente inutile che comunque preferisce spostarsi in aereo o in supermacchine, perché strapagati e rimborsati). Grazie davvero per tanta razionalizzazione! E certa gente inserisca il cervello prima di aprire bocca e dare solo fiato!
Predicatori del nulla...
Predicatori del nulla...Mi vorrei rivolgere a quei predicatori del nulla che sparlano dei figli bamboccioni inchiodati in famiglia, della mancanza del posto fisso, dello studio e del lavoro all’estero, in pratica dello smembramento della famiglia i cui membri hanno da sempre l’unica vera funzione di identità e affetto reciproci e di mutuo soccorso. La mia famiglia è emigrata in ogni dove per necessità e per poco tempo ci siamo potuti ritrovare solo per le grandi ricorrenze; poi abbiamo messo su famiglia sul posto, da soli e senza l’aiuto di nessuno, e i rapporti sono diventati solo telefonici; nei rarissimi incontri, fra cognati si parlano in un miscuglio di lingue ma soprattutto a segni, tra cugini in un inglese maccheronico e noi nonni per i vari nipoti siamo così diversi, parliamo strano e abbiamo un che di folkloristico, il mangiare è senza personalità per non offendere nessuno e si è diventati ospiti. Per raggiungere i miei genitori anziani e malati, e per necessità anche questi miei familiari lontani, usavo allora (lavoro, bambini piccoli, finanze e salute permettendo) il treno con vagone letto che mi portava nelle stazioni centrali per le successive coincidenze, e non fuori zona come sono gli aeroporti, e mi faceva risparmiare molte giornate in viaggio; detto per inciso, ho speso veramente tanti soldi per questo servizio perché il vagone letto non è mai stato a ‘beneficienza’. Non solo con i bambini piccoli, ma anche ora che siamo anziani e con acciacchi vari, l’aereo non si prende più, i lunghi viaggi in treno di giorno o in macchina non si possono più sostenere, il vagone letto sarebbe la soluzione più valida di sempre. Ma no, invece vedo famiglie con bambini piccoli e altri anziani, arrancare sui treni, il saliscendi per le coincidenze, le attese in giro nelle stazioni con i bagagli appresso, la mal sopportata pressurizzazione dei treni ad alta velocità, tutti in sofferenza gratuita quando un servizio alternativo c’era. Con i nuovi orari dei treni, con coincidenze strampalate e senza WL, l’incuria dei collegamenti regionali, io da mia sorella ora in fin di vita ci metterò ca.25 ore per arrivarci, sballottata di qua e di là, come con le diligenze nel medioevo. Vorrei ricordare che quando avevamo le toppe al sedere, i treni ci portavano dappertutto perché era un servizio a favore delle persone; oggi è solo a favore dei damerini degli ‘affari’ (categoria altamente inutile che comunque preferisce spostarsi in aereo o in supermacchine, perché strapagati e rimborsati). Grazie davvero per tanta razionalizzazione! E certa gente inserisca il cervello prima di aprire bocca e dare solo fiato!