Affinché sia detto..

LA DONNA...EI SUOI FIGLI


La donna ... e i suoi figliLa procreazione è l’unico compito che la natura affida agli esseri viventi, tutto il resto sono necessità primarie da coprire. Questo compito è il massimo dell’esperienza anche umana ed è l’unico sacrificio che si giustifica e che gratifica per se stesso.I figli, come ogni altro essere vivente, possiedono tutti i diritti naturali, con l’unico dovere di rispettarli. Ai genitori essi risponderanno in proporzione a quanto è stato dato loro come esempio, presenza, affetto, com-prensione, e anche con la dedizione filiale che la ruota della vita impone.Il loro primo diritto è la presenza fisica, psichica, mentale e morale di entrambi i genitori, perché costoro sono i fautori della loro esistenza e il loro riferimento rimane basilare e insostituibile per tutta la vita; e quanto più sarà sostanziale e onesto, non ricco e astratto, questo riferimento, tanto più sicuro sarà il cammino dei figli.Di fronte alle necesità di un figlio, chiamato in vita dalla coppia, questa dev’essere disposta a vivere una costante presenza e partecipazione umana, in prima persona e sempre qui e ora; è perciò infantile, di fronte ad un evento come un figlio, evadere dalle proprie responsabilità o pretendere anche uno stato di indipendenza personale in uno scambio naturale di rapporti così assoluto, necessario e continuo, in cui la mancata presenza è al limite giustificabile solo con la morte. Anche lo scaricare il figlio come un pacco dai nonni, dagli zii, dalle babysitter, perché le madri devono correre al lavoro, non giova al suo senso di certezze esistenziali. Perché i figli hanno bisogno di contatto vero, ininterrotto, di affetto genuino, di esempio umano vivo, naturale e positivo; essi non hanno alcuna necessità di vuote chiacchiere, né di giocattoli costosi, né della televisione o altro genere virtuale, anzi, tutto ciò frena la loro fantasia e il loro spirito inventivo. Le possibilità odierne inducono i genitori a costringere i figli a gimkane tra le varie attività: a tale ora si devono tuffare in piscina, oppure andare a danza o, ancora, a musica o karate, essere accompagnati alle varie festicciole, ecc. I bambini non sono felici di queste imposizioni, perché non nascono da un loro desiderio e in pratica vengono continuamente tolte loro delle libere scelte e iniziative, e quei giochi a piacere e di sviluppo personale della loro fantasia. P.es: i bambini abitanti in un palazzo devono avere uno spazio dove potersi incontrare, sia per una sicurezza e continuità dei loro rapporti, sia per evitare appunto l’anonimato di un parco, o il raggruppamento impersonale in giochi organizzati in spazi di fortuna da certi gruppi, saltuariamente, tanto per.Si fraintende anche quando si parla di lavoro minorile; certo che un bambino non deve svolgere lavori inadatti alla sua età, ma se dobbiamo insegnargli a stare in piedi da solo un giorno, allora dobbiamo seguire l’esempio delle nostre nonne e madri che ci dicevano di imparare tutto ciò che un giorno ci sarebbe stato utile saper fare in una propria famiglia. In ogni caso, un figlio non dovrebbe essere tenuto come uno zingarello seminudo e sporco, né come una bambola da salotto o una cavia da sperimentazione; esso non è né suddito, né debitore, ma nemmeno comandante: un figlio è colui che noi chiamiamo in vita perché cammini insieme a noi genitori, fratelli, gruppo, in libertà e reciproco rispetto; ognuno nel suo ruolo, per cui i genitori non siano ‘amiconi’ e ‘complici’ dei figli a copertura delle loro marachelle, ma guide, sostegno ed esempio positivo.I bambini rispondono fino all’età della ragione esclusivamente ad una com-prensione biologica e ad ogni forzatura fisica, mentale, psichica, corrisponderà una stortura uguale e contraria. E chiunque faccia loro del male, col pensiero, con la parola e con l’azione, nonché con la mancanza di affetto, sarebbe meglio che ‘si gettasse nel fiume con una pietra al collo’, perché mai potrà essere recuperato un torto fatto ad uno di loro!Genitori, non si fanni figli per salvare un matrimonio, non ci si separa se ci sono figli perché la parte più importante sono loro e non più noi, quindi prima rientriamo dalle nostre escursioni facoltative outside, meglio è per noi, per il nostro matrimonio, per i nostri figli, per tutti! Grazie!Mamma Ge