IL POESIA-TORE

LE VERITA' MAI DETTE

Quando sarebbe mirabile poter dire le cose che abbiamo bisogno di dire e che vorremmo, ma non riusciamo a dirle, e che restano non dette

Verità che nascono già per non essere dette e che ancor prima di dover essere dette,non fanno altro che strinare i cuori

Verità che per non creare equivoci non riusciranno mai a raccontarsi

Verità che si calcificano nella nostra mente fino a seccarsi per poi scomparire per sempre…

A.Vi.

più di quanto ti abbia conosciuto

Quando l’anima incerta s’addormenta e cerca il compiuto

Quando un sogno varca l’orizzonte degli eventi oltre la quale nulla è più in grado di sfuggire

Tutto è pace e silenzio e tu che appari in quella pace e in quel silenzio alto e perfetto

Che gran peccato sapere che non potrò mai conoscere l’essere che diventa luce

Che gran peccato sapere che non potrò mai conoscerti più di quanto ti abbia conosciuto

A.Vi.

MAI, FORZARE L’ISTINTO

Se fosse niente

Come fosse facile far finta di niente
Come se il dolore non avesse un peso…
Mentre dentro muori dallo sforzo, fuori affronti l’oscuro

...oramai è diventata un’abitudine vivere di “altro”

La realtà non la trovi se non quando conviene

Come fosse facile e naturale sentirsi a proprio agio in mezzo a questo nulla

...fosse facile in questa misera esistenza

Quanto sia rara la freschezza

e quanto sconosciuta l’innocenza

Prima di diventare quel niente che hanno voluto fossi     

rientri nel tuo assoluto che tanto protegge

e che troppo spesso uccide

A.Vi.

NONMIA

Spesso mi dicono che sono unico. Cazzo vuol dire! Unici lo siamo tutti eppoi non è mica bello essere unici. Unici vuol dire essere soli.
La differenza tra me e tutti gli altri è che tutti gli altri non sono me, a meno che uno di questi altri non sia io. Quest’ultima considerazione presuppone, però, un altro soggetto pensante, diverso da me, che si escluda appunto da me e dal gruppo del quale faccio parte. … Il problema è che io con l’altro non mi ci voglio incontrare affatto! Magari solo quando avrò compreso ed accetto di esser solo, potrò “incontrarmi con l’altro”