ComKirk

Riflessioni finali


Non rimane che scrivere alcune riflessioni finali. Un viaggio del genere ha bisogno di una notevole organizzazione ed assistenza sul luogo. Senza i contatti con i vari consolati italiani in Cina, tramite l’Associazione Culturale dell’Emilia Romagna, avremmo avuto serie difficoltà ad effettuare il viaggio. ComKirka ha dimostrato una vera stoffa di leader del gruppo! Non vi è stato mai un momento di tensione nel gruppo nonostante lo stress del viaggio causa il caldo afoso e lo smog dei primi giorni di viaggio e di permanenza a Shanghai. Senza considerare anche le strade non proprio agevoli della Cina! Non essendo un viaggio organizzato da un agenzia di viaggio o tour operator si entra in contato con la vera realtà cinese, fatta di miseria anche se molto dignitosa. Purtroppo l’estrema modernizzazione della Cina aumenterà molto la differenzazione fra le classi sociali e non ho idea se prima o poi esploderanno conflitti interni molto più forti di quelli che attualmente sono presenti nelle varie regioni autonome cinesi. Una cosa che mi ha impressionato è che nelle piccole città, come Ganzhou, non ho viste bambine solo bambini e non un vecchio circolare per le strade! Diverso discorso per il Kazakistan. Vedere i resti dei gulag e dei campi di concentramento è uno schiaffo. Veramente si comprende la tragedia della II° Guerra Mondiale, da ricordare anche che i giapponesi hanno distrutto tutto ciò che trovano in Cina durante la loro occupazione senza contare le vere e proprie stragi che hanno compiuto a Nanchino ed in altre città da rendere quasi insignificanti le stragi dei Tedeschi in Italia!Si segnala che i costi del viaggio sono irrisori! Il gasolio è intorno sempre all’0,50 euro al litro per tutto il viaggio. Le autostrade costano pochi euro per percorrenze sopra il centinaio di chilometri ( niente in confronto all’Italia, tanto che il tratto Tarvisio – Bologna costa quanto da Urumqui a Nanchino circa 2.000Km). Le uniche complicanze sono i visti vari e i passaggi delle frontiere, quindi è sempre indispensabile avere accanto una guida del luogo che sappia benissimo l’italiano. L’inglese è una lingua sconosciuta, ne vi sono indicazioni con il nostro alfabeto.La considerazione finale è che questi tipi di viaggio sono sconsigliati alle persone che non hanno un forte spirito di adattamento e soprattutto pazienza! Bisogna essere in buona salute con una grossa scorta di medicine di ogni tipo. Il viaggio è stato agevolato dalla buona scorta di spaghetti ed altri generi italiani delle fabbriche alimentari sponsor del viaggio, che ci hanno consentito di evitare molte ricerche di mercato e qualche imprevisto come è successo agli “arditi” Giuseppe ed Imma!Tutto sommato è stata un’esperienza positiva consigliabile a chi ha un forte spirito d’avventura e molto tempo a disposizione!