Essere o non essere

quali speranze


Piccola, mi aggiravo per queste vie sorridendopiccola, guardavo i sorrisi di questa gente anticale loro rughe parlavano di una storiadi amori lontani e odore di maredi canzoni che dipinsero di sentimenti la mia terra.Piccola ammiravo il sole e il tramonto rosso che calavail castel dell'ovo e megaride ove popolazioni incantate visserovia Toledo dai Borbone celebrata, luccicante di negozi e misteriosa di scorciil lungomare, immenso di gabbiani e onde, di donne con bimbi giocosi, di rocce scintillanti di schiuma, di lampioni testimoni dei baci degli innamorati,San Martino gigante che abbraccia Napoli come una madre che protegge sua figlia. Piccola sognavo di crescere più in fretta possibileper sapere cosa sarebbe stato dopo...quali altre meraviglie avrebbero incantato il mio sguardoquali altri colori mi avrebbero invaso il cuore di gioiaquali speranze di vita avrei coltivato ancora....Ora quei colori sono spenti, il sole non ride più, i nostri occhi, figli di questa madre martoriata, piangono...Gabriella