Essere o non essere

...baciarti sulla bocca...


Finchè ancora tempo, mio amore e prima che bruci Parigi finchè ancora tempo, mio amore finchè il mio cuore è sul suo ramo vorrei una notte di maggio una di queste notti sul lungosenna Voltaire baciarti sulla bocca e andando poi a Notre-Dame contempleremmo il suo rosone e a un tratto serrandoti a me di gioia paura stupore piangeresti silenziosamente e le stelle piangerebbero mischiate alla pioggia fine. Finchè ancora tempo, mio amore e prima che bruci Parigi finchè ancora tempo, mio amore finchè il mio cuore è sul suo ramo in questa notte di maggio sul lungosenna sotto i salici, mia rosa, con te sotto i salici piangenti molli di pioggia ti direi due parole le più ripetute a Parigi le più ripetute, le più sincere scoppierei di felicità fischietterei una canzone e crederemmo negli uomini. In alto, le case di pietra senza incavi nè gobbe appiccicate coi loro muri al chiar di luna e le loro finestre diritte che dormono in piedi e sulla riva di fronte il Louvre illuminato dai proiettori illuminato da noi due il nostro splendido palazzo di cristallo. Finchè ancora tempo, mio amore e prima che bruci Parigi finchè ancora tempo, mio amore finchè il mio cuore è sul suo ramo in questa notte di maggio, lungo la Senna, nei depositi ci siederemmo sui barili rossi di fronte al fiume scuro nella notte per salutare la chiatta dalla cabina gialla che passa - verso il Belgio o verso l'Olanda? - davanti alla cabina una donna con un grembiule bianco sorride dolcemente. Finchè ancora tempo, mio amore e prima che bruci Parigi finchè ancora tempo, mio amoreNazim Hikmet