TEMPI NUOVI

SELLERO: IL SINDACO CHIARISCA E RESTITUISCA I SOLDI AL COMUNE.


Mentre per molti cittadini il lavoro e la pensione restano un miraggio, il Comune paga i contributi al Sindaco professionista. La mozione di Tempi Nuovi: https://app.box.com/s/ok2twcltqjk405koucxp“Gli amministratori locali lavoratori autonomi, per ottenere da parte dell’Ente Locale il pagamento degli oneri assistenziali, previdenziali ed assicurativi, devono formalizzare espressa rinuncia all’esercizio della professione o attività lavorativa. Solo in tal modo si realizza la parificazione ai lavoratori dipendenti i quali, per ottenere tale beneficio, ai sensi dell’articolo 86 del Testo Unico sugli Enti Locali, devono collocarsi in aspettativa non retribuita."L’accollo al bilancio pubblico della spesa per oneri previdenziali, assistenziali ed assicurativi impone che il lavoratore dedichi all’incarico di amministratore locale “l’esclusività del suo tempo e delle sue energie lavorative con contestuale rinuncia alla retribuzione corrispettiva.”Tale sospensione deve essere messa nero su bianco in un'apposita certificazione da inoltrare all'ente e all'istituto previdenziale.Questo è quanto ha osservato la sezione regionale di controllo della Corte dei conti per la Lombardia, nel testo del parere n. 95/2014, confermando le conclusioni cui nei mesi scorsi era pervenuta la sezione regionale della Basilicata, in merito al pagamento, da parte degli enti locali, della somma forfetaria annua per oneri previdenziali, assistenziali e assicurativi nel caso di amministratori lavoratori autonomi. Dello stesso avviso è anche il Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali che nel parere n.15900/TU/086 del 9 APRILE 2014 fa suo l’orientamento indicato dalla magistratura contabileLa ratio dell'articolo 86 Tuel è, infatti, quello di «premiare» l'amministratore che sceglie di non esercitare più il suo lavoro da dipendente o la sua professione, per dedicarsi alle attività politico-istituzionali presso l'ente ove esercita il proprio mandato. Se si giungesse a una diversa soluzione, si legge nel parere, stabilendo che l'ente sia tenuto a corrispondere gli oneri contributivi dell'amministratore-lavoratore autonomo, si avallerebbe un'interpretazione che faciliterebbe quest'ultimo, aggravando il bilancio comunale di tali oneri senza che, dall'altra parte, ci sia «una corrispettiva dedizione del tempo lavorato ai soli compiti di amministratore locale». Senza dimenticare che, come ha rilevato anche la Corte dei conti lucana, permettendogli di svolgere ugualmente la sua professione, si finirebbe per consentire l'alterazione delle condizioni di mercato, dal momento che, in questo modo, l'amministratore locale non sarebbe gravato dall'obbligo di versamento degli oneri contributivi e assistenziali. Pertanto, conclude la Corte, il secondo comma dell'articolo 86 Tuel, può trovare applicazione solo quando il lavoratore autonomo che svolga le funzioni di amministratore locale si astenga del tutto dall'attività lavorativa.Il caso citato è identico a quello del Sindaco Giampiero Bressanelli che notoriamente continua da anni ad esercitare la sua professione di Geometra, ma nonostante ciò il Comune continua a versare mensilmente (come confermato anche dalla lettera inviata nelle scorse settimane al Sindaco dal Segretario comunale) i suoi contributi previdenziali (circa 3.500 euro annui).Tecnicismi a parte, crediamo sia alquanto inopportuno che, mentre per molti dei nostri concittadini non solo la pensione, ma anche il lavoro sono ormai diventati un miraggio, il Sindaco continui - come fatto in questi anni - a farsi versare i contributi previdenziali pescando dalle casse comunali.Per questo motivo abbiamo chiesto al consiglio Comunale di impegnare il Sindaco a chiarire tempestivamente la sua posizione fornendo opportuna dichiarazione in cui espliciti l’intenzione di dedicare al mandato di amministratore pubblico l’esclusività del suo tempo e delle sue energie lavorative, facendo espressa rinuncia ad esercitare la sua attività professionale oppure l’intenzione di proseguire l’esercizio dell’attività professionale.In ogni caso chiediamo che vengano quantificate le somme indebitamente corrisposte per conto del Sindaco Bressanelli in tutti gli anni di mandato e che il Sindaco restituisca tempestivamente all’ente tale somma.