TEMPI NUOVI

SELLERO, IDROELETTRICO: LA DOPPIA MORALE DEL SINDACO E DELLA SUA MAGGIORANZA.


134 mila euro una tantum, è questa la somma che il Comune di Sellero percepirà dalla Società INBRE a seguito della stipula della convenzione (https://app.box.com/s/2f8z1j8c3rlro4yg4sha) con cui è stato dato il via libera alla costruzione di una centralina idroelettrica lungo l'asta del fiume Oglio a Sellero (zona area pesca).Abbiamo ripetutamente espresso molte perplessità e la nostra contrarietà in merito alla stipula di questa convenzione; perplessità dovute innanzitutto all’appiattimento del Comune di fronte alla proposta del privato, perché riteniamo infatti che con un po’ più di oculatezza si sarebbero potute spuntare condizioni migliori o addirittura, come sottolineato più volte anche in consiglio comunale, sfruttare noi per una volta le risorse che il nostro territorio ci mette a disposizione, così da poter realizzare un impianto la cui proprietà e quindi anche gli utili da esso prodotti, sarebbero stati interamente pubblici.Siamo tutti d’accordo sul fatto che l’acqua sia un bene pubblico e tale debba restare, crediamo inoltre che l’acqua sia una risorsa e che i “frutti” del suo sfruttamento debbano per quanto possibile rimanere in mano pubblica e tra questi frutti troviamo indubbiamente anche gli introiti derivanti dalla produzione di energia elettrica.E’ risaputo infatti che un impianto di questo genere può produrre molti utili (nel caso specifico abbiamo stimato almeno 300 mila euro annui) ed è proprio per questo che ci siamo chiesti, ed abbiamo chiesto al sindaco Bressanelli, perché lasciare campo libero ai privati quando avremmo potuto realizzare noi l'impianto magari in sinergia con Valle Camonica Servizi, società pubblica, partecipata dal Comune ed indubbiamente in possesso del necessario know how, visto che ha già realizzato numerosi impianti simili per conto di altri comuni valligiani. Un'operazione che avrebbe garantito sia che tutti gli utili prodotti rimanessero in mano pubblica e venissero reinvestiti sul territorio, sia un introito annuo per il comune di Sellero pari almeno alla somma versata una tantum nel 2014 da IMBRE.Perché non è stata presentata, come avvenuto con un analoga richiesta effettuata da un'altra società privata, una domanda in concorrenza? In quel caso la giunta dell''Unione dei Comuni a cui si è demandato il compito di concorrere per conto del comune di Sellero, ha ritenuto che “a seguito della presentazione da parte di un operatore privato di un'istanza per la concessione di derivazione per un impianto idroelettrico sul fiume Oglio nei comuni di Sellero e Capo di Ponte si rende necessario ed opportuno presentare un'apposita istanza in concorrenza al fine di realizzare un impianto i cui proventi vadano a beneficio dei cittadini dell'Unione”.Perché si sono utilizzati due pesi e due misure?Perché nel primo caso si è preferito mettere da parte l'interesse pubblico?Sarà il tempo a darci le risposte, casi come questo però non fanno altro che legittimare la convinzione che chi amministra lo faccia adottando criteri che, troppo spesso, sembrano favorire gli interessi di alcuni privati anziché quelli della comunità amministrata.