TEMPI NUOVI

SELLERO: IL COMUNE PAGAVA I CONTRIBUTI AL SINDACO, ESPOSTO DELLA MINORANZA.


 Confortati dai pareri della Corte dei Conti e del Ministero dell'Interno - spiegano il Capogruppo ed il consigliere di "Tempi Nuovi" Mirco Bressanelli e Severino Damiolini- nel corso dell'ultima consiliatura avevamo sollevato la questione dell'illegittimità dei versamenti previdenziali (circa 3.500 euro annui) che il Comune di Sellero effettuava per conto del Sindaco Bressanelli, Geometra che continuando ad esercitare la libera professione dovrebbe però, in forza di una legge in vigore da almeno 14 anni, provvedere in autonomia al versamento dei propri contributi.Ebbene, dopo la nostra segnalazione, il segretario comunale ha prima comunicato al Sindaco ed alla Cassa Geometri che a far data dal giugno 2014 il comune di Sellero non avrebbe più effettuato i versamenti per conto di Bressanelli e poi ha chiesto al sindaco di restituire al comune le somme versate dal 1 gennaio 2014.Resta ancora aperta la questione dei contributi versati negli anni precedenti: con una mozione discussa nel corso del consiglio comunale del 28 agosto avevamo infatti chiesto che il Sindaco restituisse (con gli interessi) anche questi importi corrisposti dal Comune per suo conto; purtroppo la maggioranza ha respinto al mittente la nostra richiesta lasciando la somma nelle tasche del Sindaco.Crediamo sia alquanto inopportuno che, mentre per molti dei nostri concittadini non solo la pensione, ma anche il lavoro sono ormai diventati un miraggio e mentre in altri comuni i sindaci rinunciano alla loro indennità per destinarla a favore delle esigenze della popolazione, il Sindaco Bressanelli - che ha percepito anche 6.000 euro a titolo di indennità di fine mandato - si sia fatto versare i contributi previdenziali pescando dalle casse comunali, introducendo nel frattempo nuove tasse per far quadrare i disastrati conti del comune.Per questo motivo - concludono i due consiglieri - nei giorni scorsi abbiamo trasmesso un esposto alla Procura della Corte dei Conti, alla procura della Repubblica e alla Guardia di Finanza, chiedendo che sia verificata la correttezza degli atti e che, se necessario, vengano assunte le eventuali determinazioni di conseguenza.