Si racconta di un povero che si guadagnava da vivere suonando un vecchio violino. Andava per i paesi, cominciava a suonare, e la gente si riuniva sempre numerosa intorno a lui. Suonava qualche nota, ed alla fine passava tra il pubblico con un cappello vecchio e pieno di buchi, con la speranza che qualche giorno si riempisse. Un giorno, mentre suonava, intorno a lui si riunì un gruppetto di persone; lui però non faceva di più di quello che suonava sempre. Nel gruppetto si trovava un famoso compositore e virtuoso violinista, che chiese all’uomo di fargli suonare un po’ il suo violino. Al violinista bastò un solo momento per accordarlo, poi cominciò a suonare un brano meravigliosamente bello che lo stesso padrone dello strumento, ne rimase perplesso e stupito. A chiunque si fermasse ad ascoltare , diceva con orgoglio: “E’ il mio violino! E’ il mio violino!”. L’uomo non aveva mai pensato che quelle vecchie corde potessero produrre note tanto belle. Spesso siamo come un vecchio violino sciupato, e ci manca perfino qualche corda. Nella vita cerchiamo di suonare qualcosa di serio, ma da noi escono soltanto note prive di armonia. Che differenza quando lasciamo che il gran compositore, Dio, ci accordi, ci perfezioni, e comincia la sua musica attraverso di noi, allora si che per la società che ci circonda saremo una piacevole armonia!