ILPUNGOLO

Post N° 57


Gradisce un Thè?  Un professore di una prestigiosa università, molto rispettato e temuto dai suoi alunni per il suo gran sapere, una volta andò in Giappone per confrontarsi con un noto saggio eremita che viveva in campagna.Arrivato alla casa del saggio, il professore cominciò a parlare di un argomento che gli interessava. Parlava senza fermarsi, citava continuamente frasi di personaggi famosi, faceva riferimento agli innumerevoli libri letti e alle molte conferenze tenute su quell’allettante tema. Il saggio approfittò di una pausa nel monologo del professore, per offrirgli un tè. Il professore continuò la sua cantilena e, mentre parlava, il saggio cominciò a riempirgli la tazza.
Il tè arrivò fino al bordo della tazza, ma il saggio continuò a versarne con tutta la semplicità del mondo, finchè il tè non superò anche il piatto e cominciò a macchiare la tovaglia. Lo faceva con naturalezza, col sorriso sulle labbra, ed ascoltando il professore, come se non stesse succedendo niente. Quando il professore se ne rese conto, gridò adirato:“la tazza è piena? Non c’entra più niente!”.“Caro professore, la stessa cosa succede a Lei”, gli disse il saggio con tutta tranquillità, “anche lei è pieno, pieno di tutti gli autori che cita, dei libri che ha letto, delle sue proprie opinioni e delle sue idee su tutto… Come potrà imparare qualcosa da me se non svuota prima la sua tazza?”Se sviluppiamo compassione e comprensione ma, soprattutto umiltà, impareremo lezioni vitali per la nostra propria crescita.