ILPUNGOLO

Post N° 66


Qual è il mio peso?Nel suo libro allegorico “ Il pellegrinaggio del cristiano”, John Bunyan descrive in che modo l’uomo può essere liberato dal peso dei suoi peccati. Egli ne è completamente liberato quando arriva alla croce del Calvario e si affida totalmente a Gesù Cristo morto per lui. Questa è stata l’ esperienza  di innumerevoli persone, uomini e donne, nel corso dei secoli e ancora oggi. Essi sanno che il Signore Gesù li ha liberati dalla colpevolezza dei loro errori perché hanno creduto in Lui e nella Sua morte in loro favore alla croce. A noi credenti capita spesso di essere oppressi da un peso.
Non si tratta più del peso dei nostri peccati, ma di quello delle preoccupazioni. Il nostro Dio, “ pietoso e misericordioso ”  ( Salmo 86; 15 ), si è fatto carico di tutto ciò che riguarda, tuttavia ci risulta difficile separarci dalle nostre ansie rimettendole a Lui con fiducia. Sentiamo un peso anche quando non riusciamo a dimenticare le ferite o i torti che ci sono stati fatti, o … quelli che noi abbiamo procurato ad  altri. Non è il momento di scaricarci di questi pesi, affidandoli a Dio in preghiera? Non è il momento di riconoscere davanti a Lui i problemi che fanno male alle nostre relazioni ? di perdonare e di dimenticare? Vi sono dei pesi che dobbiamo affidare al Signore, ma ve ne sono altri che invece dobbiamo portare: sono le pene e i pesi dei nostri familiari , dei nostri fratelli e sorelle nella fede. Ancora oggi, Gesù ci dice: “ Venite a Me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e Io vi darò riposo” ( Matteo; 11:28 )