ILPUNGOLO

Post N° 82


La sicurezza della vittoriaQuesto fatto accadde nel sud-ovest asiatico, nel XIV  secolo. L’esercito dell’imperatore Tamerlano, un discendente di Ghengis Khan , fu sconfitto e distrutto da un nemico potente. Tamerlano si rifugiò in una stalla abbandonata e rimase li nascosto, mentre le truppe nemiche avanzavano verso la zona rurale. Durante il tempo che rimase in quel posto, abbattuto e senza speranze aspettando la propria morte, Tamerlano assistette ad una cosa strana: vide una formica che cercava di portare un granello di mais passando su una parete. Il carico era molto più grande della formica. Contò 69 tentativi senza successo della formica che portava il grano. Ella cadeva, ma ogni volta  ricominciava.  Al settantesimo tentativo di portare il mais, ella riuscì a raggiungere la cima con successo. Temerlano allora, si alzò rapidamente e dichiarò ad alta voce: “ Anche io trionferò! “ E così fu. Riorganizzò le sue truppe e mise il nemico in fuga. Qual è stata la nostra reazione dopo un insuccesso? Ci siamo nascosti, ci siamo imbarazzati e ci siamo comportati come se quel fallimento fosse stato la fine di tutto, o ci siamo scossi la polvere dal capo, ci siamo riempiti il petto dell’aria  della fede ed abbiamo proseguito la nostra battaglia  affermando che saremo stati vittoriosi? Il maggiore problema che possiamo affrontare  nel nostro cammino verso la realizzazione dei nostri sogni , è la mancanza di sicurezza. Quando gli ostacoli che troviamo davanti sono capaci di abbatterci, la perseveranza e la possibilità di oltrepassarli sono minime, la cosa più probabile che facciamo è lasciarci vincere. Ma tirando fuori il coraggio ed affidandoci al Signore Gesù, la speranza e la fiducia in Lui diventeranno l’arma più potente per farci conquistare la vittoria.