ILPUNGOLO

cantare nel fuoco


Cantare nel fuocoLa moglie di C.H.Spurgeon  fu afflitta per molti anni da una malattia che talvolta si faceva terribilmente penosa. Una sera d’inverno, mentre l’oscurità avanzava, quella cara credente si sdraiò sul divano, molto scoraggiata, chiedendosi ancora come mai a quest’afflizione dovesse essere permesso di tale oscurità. Quelle note melodiose riempirono nuovamente la stanza, ed ella scoprì con stupore che provenivano dal caminetto. Il fuoco stava rilasciando la musica che era imprigionata nel cuore del vecchio ceppo di quercia che stava bruciando. La vecchia quercia aveva raccolto quella canzone nei giorni in cui tutto andava bene, quando gli uccellini cinguettavano allegramente tra i suoi rami, e i raggi del sole coprivano d’oro le sue foglie. Da allora era invecchiato e si era indurito, gli anelli che testimoniavano la sua crescita  avevano rinchiuso quella melodia, fin quando le fiamme ebbero consumato la sua callosità, consentendogli di emettere le note più dolci persino nel sacrificio di se stesso. “ Cantare nel fuoco!”, disse la signora Spurgeon, “ Se questo è l’unico modo per trarre un canto di lode da cuori apatici, allora che la fornace sia riscaldata sette volte più di prima!”. ( Daniele ; 3 )