avventure....

viaggi lontani


Ciao a tutti, mi presento a chi ha tempo e voglia di leggere le mie riflessioni e sottolieneo mie, quindi del tutto sindacabili. Sono un militare di cariera, ho alle mie spalle 5 missioni di "pace". Ho affrontato tutto con la passione che solo chi veste una divisa sà cosa significa salutare la propria famiglia e i propri figli e rivederli... magari.... dopo 5 mesi. Credetemi non è bello, ma si è scelto e si deve fare; alcuni mi hanno rinfacciato che li si prende molti soldi, ma se penso che lavoro almeno 18 ore al giorno 7 giorni su 7, senza un giorno di riposo credo che chiunque dica "non ne vale la pena". Ho visto posti veramete belli ma purtroppo deturpati dalla stupidità dell'uomo, quella che prende il nome di GUERRA. Non sono un pacifista, e non mi ritengo un guerrafondaio, ma ultimamente incomincio a non capire. Melo sono chiesto nell'ultimo viaggio in afghanistan. Sono arrivato a giugno e sono ripartito a novembre, ma credetemi sono salito sull'aereo con l'amarezza di non aver capito che cavolo ci facciamo lì. Ma forse ero io che non ero predisposto per quella missione, non so.Comunqe ora sono a casa e ho voglia di scrivere queste piccole vaneggiamenti, e mi sto preparando per la seconda missione in afghanistan.La prima fu in kosovo, a dakoviza, un paese letteralmente devastata dalla stupidità umana (scusate la ripetizione), monasteri e moschee distrutti solo per un credo diverso, ma la cosa che mi ha letteralmente impressonato è stato lo sguardo dei bambini, ho visto la paura nei loro occhi, non erano tristi o diffidenti, avevano la paura stampata nello sguardo, prendevano le cose che gli offivamo ma sempre con la stessa espressione, non un sorriso niente di niente, non volevano il nostro aiuto ma solo che i serbi non ritornassero. Ma per oggi basta così, rimando a chi è interessato il proseguo della storia, io sono solo all'inizio. a presto