“Madame Michel ha l’eleganza del riccio: fuori è protetta da aculei, una vera e propria fortezza, ma ho il sospetto che dentro sia semplice e raffinata come i ricci, animaletti fintamente indolenti, risolutamente solitari e terribilmente eleganti.”
IL TRAILER
Post n°34 pubblicato il 13 Gennaio 2010 da madamemichel
Tra una faccenda e l’altra, come ogni giorno, radio di sottofondo. Note familiari, voce conosciuta. È Sting. Ma non canta un’inedito. Conosco quella melodia. È Purcell, considerato il più illustre compositore britannico di tutti i tempi: Sting ha reinterpretato “Cold Song”, un’aria del King Arthur.
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È un fuori tempo nel tempo..Quand'è stata la prima volta che ho provato questo incantevole abbandono, possibile solo in due? La quiete che avvertiamo quando siamo soli, la sicurezza di noi stessi nella serenità della solitudine, non sono niente in confronto al saper abbandonarsi, al saper aspettare e al saper ascoltare che si vivono con l'altro, in una complice compagnia.Quand'è stata la prima volta che ho provato questa felice rilassatezza in presenza di un uomo?
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Post n°31 pubblicato il 08 Gennaio 2010 da madamemichel
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Post n°30 pubblicato il 07 Gennaio 2010 da madamemichel
Alle volte penso a come sarebbe stata la mia vita nel caso in cui avessi seguito le mie inclinazioni. Avrei potuto tessere fluenti argomentazioni nei salotti parigini e invece sono qui, nella mia poltrona, a fare vita da portinaia. Il che non mi dispiace affatto. Discutere con il mio gatto Lev di letteratura russa a volte è più soddisfacente del dialogo con i miei simili. Voltaire diceva: "Quando colui che ascolta non capisce colui che parla e colui che parla non sa cosa stia dicendo: questa è filosofia." Questo, all'occorenza, fa di tutti noi dei puri filosofi. |
CLIP DAL FILM
SINOSSI
Ci troviamo a Parigi, in un elegante stabile abitato da famiglie dell’alta borghesia.
Renée Michel ne è la portinaia: vedova, burbera e sciatta. All’apparenza è il classico stereotipo di portinaia, ma lei tiene celato al mondo il suo grande interesse per la musica, la filosofia, l’arte, che coltiva da autodidatta con passione e intelligenza. Qualche piano più in su, Paloma Josse è una bambina di undici anni arguta e sagace decisa a suicidarsi il giorno del suo tredicesimo compleanno. Il suo vero animo si nasconde dietro l’immagine della tipica adolescente superficiale.
Tutto cambia quando un elegante e raffinato giapponese verrà ad abitare in un appartamento della palazzina: Kakuro Ozu.
Sarà grazie a lui che Madame Michel e Paloma si incontreranno e si riconosceranno come anime simili nella loro sensibilità e approccio al mondo. Un rapporto che porterà le due ad aprirsi al mondo e a decidere di non nascondere più la loro profonda personalità.
Inviato da: diletta.castelli
il 23/10/2016 alle 18:11
Inviato da: esternoluce
il 04/01/2016 alle 19:01
Inviato da: artfactory
il 22/08/2010 alle 11:20
Inviato da: ba_rm
il 18/07/2010 alle 19:43
Inviato da: kuliscioff
il 10/06/2010 alle 12:21