tradizione

Gesù non ha detto per caso, che bisogna perdonare "70 volte 7", cioè sempre.


Quando Cristo parlava, parlava di noi e non di se, e di certo era uno che di certe cose ne capiva….!
Il problema del perdono è più grave di quanto noi pensiamo, soprattutto nelle famiglie. Si dice: "La mia vita è difficile a causa di mio padre, di mia madre. moglie, marito, suocera, nuora.Sono sempre gli altri quelli che ci creano problemi! Quante volte abbiamo detto, o sentito dire, che la vita di mio padre o di mia madre, di mia moglie o di mio  marito e’difficile a causa mia! E' molto raro vedere le difficoltà che hanno gli altri, per il fatto che vivono con noi, ma noi sempre sappiamo come è difficile la nostra vita a causa degli altri. E' sempre il problema del perdono. Soprattutto questa affermazione: "Io ho ragione!" Di solito diciamo che noi viviamo male a causa degli altri e non ci accorgiamo quando gli altri vivono male a causa nostra. Vediamo la pagliuzza nell'occhio del fratello e non la trave che è nel nostro.Quando abbiamo esperienze negative con gli altri, quando ci hanno ferito o parlato male di noi, che cosa facciamo? Continuiamo ad accusare, a farli responsabili per questo, facciamo come satana.Nella Bibbia si dice che satana si trova davanti al trono di Dio e ci accusa.Guardate che su questo punto siamo tutti troppo deboli: parliamo spesso male gli uni degli altri e siamo tentati di ingigantire le storie negative;  e dall'altra parte siamo tentati a diminuire il bene degli altri. E' sempre la collaborazione con il negativo! E' anche una tentazione quando  tu diffondi le cose negative si allargano e montano *
Molti italiani tra i 45 e i 50 anni, sono uomini  e donne scivolati nella miseriaquasi senza accorgersene. Molti si vergognano perché fino a qualchemese prima lavoravano e avevano una famiglia.Poi è successo che la vita ha cambiato marcia troppo rapidamente.E loro non hanno tenuto il passo: “C’è chi ha divorziato e non è piùriuscito a mantenere le sue due famiglie, chi è caduto in un fortestato di depressione, chi si è ammalato”.Chi e’ stata abbandonata, non ha trovato lavoro, non ha pagato l’affitto ed e’ stata cacciata via di casa.Ci vuole un attimo, ci vuole veramente un attimo.Chi è scivolato ai margini della vita di prima e adesso non riesce più a risalire.Emarginato prima che povero. Povero perché emarginato.Nella Caritas e in quei due pasti l’unica certezza della giornata.RICOMPONIAMO LE NOSTRE FAMIGLIE RIAPRIAMO IL NOSTROCUORE A CHI E' RIMASTO SOLO.Questo e’ il primo dei rimedi per fronteggiare la crisi economica ed i momenti difficili che ci attendono.Teniamoci stretti, teniamoci forte l’uno con l’altro, marito e moglie, genitori e figli. E’ sicuro che la tempesta non potra’ spazzarci viaCerchiamo di non perdere di vista l’essenziale.Non ci perdiamo appresso a miraggi e desideri indotti. *P. Slavko BarbaricTratto da "Eco di Maria", n.136