il Rimino

Blog, come e per chi?


Mi ricollego a «L'agonia dei giornali» di Irene Spagnuolo.Premetto.Acquisto tre giornali nazionali al giorno più un locale.Amo le cose stampate (la malattia della carta è nel dna famigliare da varie generazioni, con grande disperazione di mia moglie).I blog si presentano nei confronti dei quotidiani tradizionali come l'aereo rispetto al viandante.Il viandante vede «tutto», perché crede di vedere tutto, ma il suo affascinante racconto di viaggio non può fotografare il mondo al pari di una foto scattata dall'aereo...Il problema serio è «come» fare i blog.Riotta ha scritto su «Io donna» del Corsera di sabato che un suo testo «contro» Grillo gli ha procurato contumelie. (E' capitato anche a me, nel mio piccolo...)Però quelli che gli scrivono offese sui blog, sono come i vagabondi che ridono contro il prossimo in qualsiasi strada del mondo, senza azionare il cervello.Non ti curar di loro ma guarda e passa, verrebbe da suggerire a Riotta.Sulla «Stampa» del 30 agosto, Fiamma Nirenstein ha scritto un pezzo che avevo messo parte per trattarne qui, intitolato «La guerra perduta dei media».Un suo passo dice: «Molta della verità di questa guerra è stata affidata a bloggers come... etc.».Il blog è tutto nuovo.Se lo fanno Prodi o Berlusconi non dice niente, loro sanno come e dove parlare.Se lo si fa «controcorrente» (così intitolai una rubrica di satira 40 anni fa, molto prima del mitico Montanelli... scusate l'ardire), se lo si fa presentando notizie o commenti che i soliti mezzi non offrono, allora lasciate pure che vi scrivano porcherie quelli che si proteggono pavidamente nell'anonimato.Bisogna tener duro. Continuiamo a parlare dell'informazione italiana (scritta e parlata), di come si fa, perché si fa e soprattutto «per chi» si fa.Vi piace l'idea?