il Rimino

Sindaco, verso il PD


Il Sindaco Alberto Ravaioli ha scritto ai nuovi segretari provinciali di 'Democrazia e Libertà' e 'Democratici di Sinistra'' Luigi Bonadonna e Andrea Gnassi:"Caro Luigi, caro Andrea,perdonatemi se- attraverso il rito delle congratulazioni per l'incarico conferitovi da due grandi partiti con netta e indiscutibile maggioranza- mi dilungo su quella che da oggi sarà comune meta, il Partito Democratico. Ma la discussione nazionale e locale mi chiama a tutta una serie di riflessioni che, spero, possano essere di aiuto al vostro lavoro.Se la vostra età anagrafica intercetta anche simbolicamente quel sentimento di freschezza e entusiasmo che deve caratterizzare il Partito Democratico, la vostra esperienza sia politica che amministrativa è la migliore garanzia dei valori e dei comportamenti che hanno sempre sotteso la storia e la complessità dei due partiti. Sono i valori della solidarietà, della pace, dell'Europa, della tutela dei più deboli, dello sviluppo equilibrato; sono i comportamenti del rispetto, del dialogo, del ragionamento che sa essere duro nei momenti decisivi ma comunque mai offensivo verso la persona che sta innanzi.Voi rappresentate partiti che- pur nelle contraddizioni, negli sbandamenti, negli errori- hanno saputo in oltre 60 anni costruire un orizzonte democratico per l'Italia e per questo territorio; hanno saputo, nel Paese e a Rimini, prima progettare e quindi realizzare un modello di sviluppo vero e partecipato. Migliaia di donne e uomini che, nelle istituzioni e nell'attività di partito, hanno messo e mettono la faccia non nel nome di una presunta infallibilità, ma di dignità e spirito di servizio questo sì.Il corpo del Partito Democratico affonda le sue radici in questa storia e la mette a disposizione per interpretare e dare prospettive di sviluppo condiviso a una società in rapidissimo cambiamento. Il suo braccio è il riformismo, il suo cervello il futuro dell'Italia, le sue gambe la partecipazione, il suo sguardo la costruzione della nuova classe dirigente. Voi, Luigi e Andrea, siete chiamati in prima persona insieme a centinaia di altri segretari, a migliaia di amministratori e a milioni di italiani a dargli un cuore coraggioso e cosciente.Avete detto che c'è la necessità di mettere in campo un alfabeto nuovo, un codice capace di rispondere ai bisogni della società contemporanea e di allargare il proprio progetto a mondi ora disinteressati o lontani. Condivido in pieno, con una postilla in calce. Fare tutto questo significa uscire dai fortini autoreferenziali, superare i personalismi e le vendette, non accettare la logica dell'arrogante radicalismo che non vuole saperne di storia, leggi, rispetto. Significa discutere, tenere conto di tutte le opinioni democraticamente espresse, e poi scegliere liberamente con la serenità e la consapevolezza date dalla propria intelligenza e dal proprio ruolo.Questo è il Partito democratico in cui mi riconosco e che, credo, possa contribuire in maniera fondamentale allo sviluppo dell'Italia e della nostra realtà. Per questo Partito Democratico mi impegnerò insieme a voi.Con stima sincera."