Messaggi del 10/11/2007

Noi libertini

Post n°333 pubblicato il 10 Novembre 2007 da monari

Libertini Appartengo da quarant'anni alla schiera più o meno folta dei libertini.

Intendendo con il termine libertini quei monogami con tanto di certificato matrimoniale, che non partecipano ai family day e non hanno avuto altro che un legame.
Rispetto tutte le scelte di tutti su tutto. Quindi, nessuna censura su nessuno. Ma non ammiro l'eletta classe politica dei sostenitori della «famiglia cristiana» che non sanno neppure che cosa essa sia, se è vero il detto evangelico secondo cui l'albero si riconosce dai frutti che dà.
Non essendo l'uomo un albero, ovviamente può fare quello che vuole e sostenere che i frutti sono indipendenti dalla pianta. Benissimo. Ma piantatela una volta per sempre di predicare bene e non accettare i princìpi che predicate come guida dei vostri comportamenti. Non fatevi paladini della «famiglia cristiana» quando il vostro carniere ne contiene più di una.


L'on. Gianfranco Fini arriva in ritardo con gli appuntamenti della storia. La notizia della sua nuova famiglia doveva uscire prima che apparisse il libro di Bruno Vespa.
Commentando un interessante post dedicato da Giulia Volpi a Vespa, ho scritto che dalla cintola in giù, per i politici guarderei soltanto alle tasche dei pantaloni dove conservano il portafogli. Quindi non mi soffermo su vicende personali alle quali si deve quel rispetto che i politici non hanno quando legiferano sulla vita dei «semplici cittadini». Loro, i parlamentari, possono già ora lasciare la pensione in eredità ai loro conviventi.
Questo fatto non offende la morale sentimental-sessuale, ma quella "civile" o politica dell'uguaglianza fra tutti i cittadini.

Oggi si annuncia un altro testo sul tema amoroso, scritto da Filippo Ceccarelli, «Il letto e il potere. Storia sessuale d'Italia da Mussolini a Vallettopoli bis». Forse sarebbe stato più simpatico «Il potere a letto». Ceccarelli è un cronista appassionato e documentato. Ne racconterà delle belle. Ma servirà a qualcosa la rivelazione dei segreti dei talami politici?

Un altro libro è annunciato, «Impuniti. Storie di un sistema incapace, sprecone e felice» (di Antonello Caporale). Lo ricordo per agganciarmi con una notizia locale a proposito di sprechi pubblici. L'Azienda sanitaria di Rimini ha di recente ristrutturato la sua vecchia sede in pieno centro. Il Comune ora vuole demolirla per far largo al mercato ambulante. A chi ha scritto ai quotidiani locali per chiedere quanti soldi ha speso per quei lavori, l'Ausl interessata non ha risposto. Perché? Trattasi di dati pubblici, non di quegli apparenti segreti d'alcova che adesso tutti rivelano. A dimostrazione forse che parliamo inutilmente di cose non importanti, e siamo messi a tacere per quelle serie. Mah.

A proposito. Ricevo questa mail di Nicoletta Forcheri: «Gentile Antonio Montanari, semplicemente una domanda: come mai nessun quotidiano parla a titoli cubitali della fragile vittoria del movimento No Dalmolin che è riuscito ieri a bloccare la ditta ABC di Firenze che doveva cominciare i lavori di bonifica a Vicenza per la costruzione della base militare USA? E come mai se i quotidiani non ne parlano, non ne parla qualche blogger "accreditato" come lei?
Perché vede il prossimo bersaglio dei grillini sarà la stampa, e a buona ragione, perché è oramai da tanto tempo che invece d'informare disinforma, omette notizie importantissime e fa demagogia con frasi fatte come "sinistra radicale" "antipolitica" "sicurezza energetica" "accordi internazionali" "notizie confindenziali" o semplicemente "Bruxelles" e così via dicendo, tutte espressioni faziose e nelle varie fattispecie o inesatte o troppo vaghe. La stampa scritta ma anche quella televisiva sono diventate un grosso megafono dei politici e non fanno altro che ripetere come pappagalli quel che dicono, senza mai andare a verificare i fatti, tranne qualche eccezione ormai nota ai più.

Io dico ci vorrebbero dirigenti, in questo caso direttori di giornali, più coraggiosi, giornalisti più coraggiosi e cittadini più coraggiosi.
A quel punto tutti i criminali di questo paese si cagherebbero dalla paura e si smaschererebbero da soli. Tutto il resto è reato di omissione di soccorso a persona in pericolo, solo che in questo caso la persona siamo tutti noi, ed è il nostro paese intero non solo in pericolo ma già mezzo morto ammazzato».


Ho risposto: «Argomento interessante, pubblico la lettera. Sinceramente, non riesco a stare su tutte le notizie italiane. Grazie per l'"accreditato", ma nell'informazione da soli si fa poco se non si ha l'aiuto preziosissimo con le 'dritte' come la sua. Mi tenga informato.»

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