Il Rinascimento

Argentina, paese del tango. Si estende lungo quasi tutta la catena delle Ande ma non può vedere l'oceano Pacifico a causa del Cile. Si affaccia quindi sull'Atlantico. Alla sua estremità c'è la Patagonia chiamata così da Magellano per via degli enormi piedi (in spagnolo "patahones") dei suoi abitanti dell'epoca. Terra che culmina col nome di "terra del fuoco" chiamata così dal solito Magellano perchè, apparentemente inabitata, la notte si scorgevano dei fuochi sulla montagna. Cosa che faceva pensare all'esistenza di una popolazione molto schiva. Una terra affascinante, senza dubbio. Una terra che ha molto di italiano. Basti pensare che in epoca piuttosto recente fu indetto un referendum popolare per scegliere la lingua madre tra l'italiano e lo spagnolo. Vinse di misura lo spagnolo. Un paese in cui è ancora vivo il ricordo di Giuseppe Garibaldi, fautore dell'unità d'Italia e non molto apprezzato qui da noi da chi non si sente molto in sintonia con la suddetta unità (Lega Nord). Insomma, sembrano esserci molte cose che ci accomunano a loro. Qualche anno fa qualcosa ha turbato il sonno degli argentini. Uno dei più colossali crack finanziari del mondo. Tantissimi investitori argentini persero da un giorno all'altro i risparmi di una vita e la gente scese per strada a sfasciare tutto. Torniamo in Italia. Accendo la TV, leggo i giornali. Quelle poche notizie vere, anche se pesantemente filtrate, mi angosciano. Quasi mi tolgono la speranza di un futuro migliore, "sostenibile", per usare un termine molto in voga ultimamente. Poi vado a prendere l'informazione. Quella vera. Sul web, naturalmente. E allora penso che in fondo l'Argentina non sia poi così lontana.