Creato da il_rio_racconta il 30/12/2007
Romanzo storico ambientato nel Piemonte del '600

Sindrome di Prader Willi

 

Elena Santarelli e Federica hanno realizzato lo spot divulgativo a favore della Sindrome di Prader Willi (malattia genetica rara).

Il video è stato pubblicato su You Tube e proposto anche a Pubblicità Progresso che, cortesemente, lo ha respinto...

 
 

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Il booktrailer del libro

Post n°4 pubblicato il 31 Luglio 2012 da il_rio_racconta
 

 
 
 

Presentazione del libro a Druento

Post n°3 pubblicato il 19 Ottobre 2008 da il_rio_racconta

Il 24 ottobre 2008, alle ore 18,00 presenterò il libro al Centro Culturale San Sebastiano di Druento.

Vi sarà un commento musicale a cura dell'Associazione Culturale Musica Viva con Manuele Gilio al violino e Flavio conforti al pianoforte. Saranno eseguiti brani di Antonio Vivaldi e Arcangelo Corelli.

Al termine, a chi avrà avuto la pazienza di ascoltare, sarà offerto l'aperitivo.

 
 
 

L'incipit del romanzo:

Post n°2 pubblicato il 30 Dicembre 2007 da il_rio_racconta

Vi racconterò di un tempo lontano, in cui le acque del rio cingevano il borgo in un allegro abbraccio e lo scrosciare del torrente accompagnava le giornate degli abitanti. La ricchezza d'acqua di quella regione aveva portato, secoli prima, a costruire un villaggio in quel territorio la cui terra argillosa si era poi dimostrata un po' avara a elargire frutti ma utile a fabbricar mattoni, tegole e vasellame. Col passare dei decenni il borgo si espanse sempre più, sino a che si rese necessario, per avere strade più ampie, imbrigliare le acque in condutture di cemento e catrame facendo tacere la voce allegra del rio.

La vita sempre più frenetica portò, col passare degli anni a dimenticare che, sotto il viale del mercato, scorreva un rio, chiamato Fellone che, un giorno, sconfisse chi si era illuso di poterlo domare: le piogge abbondanti e la poca cura dell'alveo, gli restituirono la forza e lui, prontamente, ne approfittò. In poche ore s'impossessò del frutto di anni di lavoro delle famiglie che abitavano lungo le sponde, celate dal catrame, e fece nuovamente sentire la propria voce: il viale del mercato in breve fu trasformato in un fiume che andava a sfociare nello spiazzo, largo e irregolare, dal quale poi le acque proseguivano il corso a cielo aperto. Furono necessari molti giorni di lavoro per riportare la vita del villaggio a un'apparente normalità: i primi soccorsi giunsero tempestivi, limitando così i danni. Le case inondate dalla furia del rio furono svuotate con le pompe e, dopo qualche settimana, la vita prese a scorrere quasi come prima...

 
 
 
 
 

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