il Borghese

Un altro gol fantasma e il Milan stavolta s’inceppa


A Catania un tiro di Robinho respinto poco oltre la linea Ma i rossoneri accusano la fatica di Champions. E rischianodi Franco ordine,il Giornale, 01 aprile 2012Il Catania ferma la marcia del Milan con grande merito e con un calcio che sa di semplicità e di valori essenziali, quali la corsa e la generosità. Una delle torri difensive di Montella, Spolli, su sponda dell'altro compare, Legrottaglie, raccoglie una palla morta e pareggia la stoccata di Robinho.Il Milan frena la sua corsa verso lo scudetto accusando la fatica per le energie spese col Barcellona ma ha sufficiente voce, con Allegri, l'allenatore, per far salire il proprio disappunto a proposito di un altro episodio destinato a far discutere nelle prossime settimane. Si tratta cioè del gol fantasma tolto a Robinho a metà della ripresa: le immagini della tv contribuiscono lungo la serata ad eliminare qualche piccolo dubbio sull'intervento di Marchese ma persino dal vivo si intuisce e si capisce che quel pallone scotta ed è già oltre la porzione utile della porta. La responsabilità è dell'assistente Ghiandai, già autore di un paio di strafalcioni su altrettanti fuorigioco fischiati a Boateng e Ibrahimovic in posizione regolarissima nel secondo tempo, non questione di centimetri intendiamoci, ma di metri addirittura. Se persino un tipo misurato come Allegri perde la pazienza e molla i pappafichi dinanzi alle telecamere, è segno che ormai il duello con la Juve si sta disputando anche su questo piano. E cioè con una serie di botta e risposta destinate a esercitare pressioni su arbitro e assistenti. Al completo esame della sfida manca anche un secondo episodio, sventolato dal Catania in avvio di ripresa. Qui il gol tolto a Gomez, di testa, assolve l'assistente perché ha l'occhio vigile nel segnalare la posizione precedente irregolare di Bergessio.Il Milan schiuma rabbia e forse ha qualche motivo in più. Intanto perché rischia di ritrovarsi stasera con la Juve sul collo (può salire a meno due se dovesse piegare la resistenza del Napoli), poi perché dopo aver sofferto il Catania piè veloce del secondo tempo per almeno 10-15 minuti ballando la rumba e il cha-cha-cha, è capace di riportarsi sotto e di sfiorare il successo pieno. Con il gol fantasma di Robniho, con una testata di Mexes e un paio di interventi decisivi di Carrizo, il portiere argentino che risulta alla fine, una pedina fondamentale nel mettere le grinfie sull'ottavo risultato utile consecutivo.E da questo dato statistico bisogna ripartire per segnalare le virtù del Catania e l'eccellente lavoro di Montella. Il Catania subisce il Milan ma quando ha la palla tra i piedi e può ricavarsi spazio in velocità mette alla prova la tenuta della difesa rossonera esaltata dalla perfomance di Bonera e anche dal ritorno di Abate e dalla conferma di Antonini sui due binari laterali. Dove manca il Milan, sia nel primo che nel secondo tempo, è nel trequartista: sia Emanuelson, autore di un errore sotto porta dopo 4 minuti, che poi Boateng, intervenuto nella seconda frazione, non sono capaci di dare un contributo significativo agli attacchi lasciando sulle spalle e sui muscoli del solito Ibrahimobvic la responsabilità d'inventare giocate e di perfezionarle in area di rigore. È proprio il gigante svedese infatti ad aprire l'area siciliana come una scatola lanciando Robinho per il suo quinto sigillo del torneo e poi nella ripresa a mandarlo ancora in gol dopo aver aggirato addirittura in dribbling laterale Carrizo.Intendiamoci: il Catania, nel finale non se ne sta a guardare. Per esempio Izco, a tempo quasi scaduto, può addirittura mettere sotto il Milan e rifilargli una sconfitta a quel punto immeritata. Del pareggio di ieri a Catania non finiremo più di discutere e di dibattere. Due gol fantasma, quello di Muntari, e adesso uno di Robinho, sono troppi anche per il Milan e per il suo primato. E naturalmente per la squadra di Braschi e Nicchi da bocciare.