il Borghese

SPECIALE SEEDORF - L'addio al professore: leader massimo di un decennio di successi in rossonero


da MilanNews.it di Emiliano CupponeSiamo arrivati alla giornata degli addii illustri, l'ultimo saluto ad alcuni campioni che hanno fatto la storia recente del Milan.Quella di domenica sarà l'ultima battaglia di Clarence Seedorf, uno dei giocatori più talentuosi che abbiano vestito la maglia rossonera negli ultimi 10 anni. Colonna portante del Milan di Ancelotti, squadra antesignana che per prima in Europa ha saputo giocare schierando contemporaneamente 3 trequartisti e 2 punte. Nell'alchimia perfetta di Ancelotti, capace di rivoluzionare ancora una volta il calcio moderno e di dominare l'Europa con un gioco spettacolare ben prima che arrivasse il Barcellona degli alieni, l'olandese, arrivato a Milanello nell'estate del 2002, è stato l'ago della bilancia.Un giocatore capace di regalare equilibrio ad un centrocampo imbottito di piedi buoni, tecnica e corsa al servizio di una formazione che ha esportato lo spettacolo made in Italy in giro per i campi di tutto il mondo. Clarence Seedorf è prima di tutto un vincente, l'unico al mondo capace di conquistare 4 volte la Champions League indossando tre maglie diverse, un campione con l'Europa nel sangue, capace di galvanizzarsi ed esprimere il meglio di sé nella maggiore competizione continentale, tirando fuori il diavolo che gli brucia dentro ogni qualvolta sente quella musichetta particolare.Uno dei protagonisti assoluti di quella splendida cavalcata che, dai preliminari d'agosto, trascinò il diavolo sulla vetta del vecchio continente a Manchester, in quella che resta forse la più intensa delle recenti vittorie rossonere. Se possibile, ancor più decisivo nella rinascita del diavolo targata 2007, con quel gol splendido nella partita perfetta giocata dal Milan sotto la pioggia scrosciante di San Siro contro il Manchester United.Oltre 400 presenze in rossonero e più di 60 gol, 2 Champions League, 2 Scudetti, 2 Supercoppe europee, 1 mondiale per club, 2 Supercoppe italiane vinte con il diavolo, i numeri ed i trofei di questo giocatore immenso dicono tutto di una carriera incredibile ed irrimediabilmente tinta di rossonero.Il professore è anche qualcosa in più, è stato l'anima di questo Milan per 10 anni, uno dei leader indiscussi di uno spogliatoio che ha saputo fare la differenza nelle incredibili vittorie rossonere dal 2002 ad oggi. Insignito anche del ruolo di presidente del gruppo Milan, con quel soprannome particolare che risponde al nome di Obama, ha ricoperto un ruolo fondamentale, umano prima che tecnico, per una squadra che è cresciuta sotto i suoi insegnamenti.Le sue reti non sono mai state banali, sempre bellissime, importanti, decisive, come quell'indimenticabile staffilata che s'infilò alle spalle di Toldo nel rocambolesco derby della stagione 2003/04, chiuso con una rimonta incredibile proprio da un suo gol.Elegante e deciso, un ballerino della linea mediana, capace di usare il fioretto e la sciabola, unico nel dribbling stretto e nel gioco di gambe che ha ubriacato un avversario dopo l'altro nel corso degli anni. Una falcata strana ed inconfondibile che ha lasciato sul posto innumerevoli difensori disorientati, un feeling con il pallone unico ed una capacità innata di dialogare con qualsiasi compagno.La classe e la consapevolezza di chi è apprezzato in tutto il mondo, al di là dei tifosi che l'hanno avuto nelle proprie squadre. L'uomo cui Del Piero ha chiesto la maglia nella sua ultima sfida al Milan, il giocatore applaudito dall'intero Camp Nou quando è uscito dal campo nonostante ci si stesse giocando un quarto di finale di Champions. Applaudito e rispettato lungo tutta la sua lunghissima carriera, partita dall'Ajax dei miracoli che battè il Milan nel 1995, per passare da Sampdoria, Real Madrid, Inter e finalmente il Milan, il suo grande amore.Spesso oggetto di critiche, il professor Seedorf non ha mai issato bandiera bianca, riuscendo ogni volta a far ricredere anche il più accanito dei detrattori. Protagonista unico di un decennio di Milan cadenzato dalle sue giocate e dalle sue parole sempre equilibrate. Un uomo unico dentro e fuori dal campo, rispettato come pochi altri da compagni ed avversari, apprezzato da tecnici ed addetti ai lavori, amato dai giornalisti che nelle sue parole non hanno mai ritrovato banalità. Un leader vero, un campione assoluto, un uomo capace a 360°, un vincente nato che avrebbe avuto successo in qualsiasi ambito, anche al di fuori del campo di calcio, un giocatore da Milan.Domenica pomeriggio il popolo di San Siro avrà il piacere e l'onore di tributare il giusto applauso ed il saluto migliore al professore d'Europa, al presidente dello spogliatoio rossonero, ad un campione unico ammirato su ogni campo del mondo, ringraziandolo per tutto quello che ci ha saputo regalare in questi ultimi 10 anni: grazie di tutto Clarence Seedorf!