Il roveto

Sicurezza e soccorso


 Pierluigi Concutelli, ex leader di Ordine Nuovo che nel 1976 uccise a Roma il giudice Vittorio Occorsio, è libero da sabato scorso, dopo la sospensione della pena per le gravi condizioni di salute. «Io a Concutelli gli avrei dato la pena di morte», ha commentato a caldo il ventenne Vittorio Occorsio, nipote del magistrato assassinato «E non parlo solo come nipote di Vittorio Occorsio», ha spiegato, «ma perché l'Italia da oggi è un paese meno sicuro con lui in libertà». Eugenio Occorsio, figlio giornalista (di "la Repubblica") del giudice ucciso, chiarisce «L'affermazione di mio figlio Vittorio riflette lo sconcerto e il dolore della nostra famiglia nell'apprendere la notizia della liberazione di Concutelli». Dei compagni Battisti, il volgare rapinatore/assassino prima parisien e ora brasileiro, e Lollo, che nel 1973, con Clavio e Grillo, bruciò vivi i fratelli Mattei, compagni i quali non hanno mai scontato in Italia un solo giorno di carcere (Lollo è pure tornato -pena prescritta- a sfottò), l'intransigente giustizialista Vittorio jr non ha da dolersi (del resto, i due comunisti non spararono al né bruciarono il suo nonno), ma soprattutto non ha timore che l'Italia sia un paese meno sicuro: Battisti sta in Brasile, Lollo in Sudamerica, Grillo in Nicaragua e Clavio nonsisadove. I morti ammazzati da tali eroi stanno, invece, al sicuro, in compagnia del giudice Occorsio.In libertà, inoltre, vagano ne "lo Bel Paese" i Curcio, le Balzerani, i Moretti, le Banelli e tanti altri pacifici agnelli. C'è il rischio che il lupo Concutelli possa aggredirli. S'occorre, corriamo in loro soccors(i)o.