Il roveto

Sinistracultura


Scrivevo qualche anno fa """ E' assiomatico. La cultura é tutta e solo di sinistra. Chi lo proclama? L'intellighenzia, che, beninteso, é di sinistra: l'università di Sola...manca e niente dritta. Insomma, à gauche, se la suonano e se la ballano. Si spiega, così, perché abbiamo battaglioni (che per qualcuno sono i battagli dei campanoni), che in altre stagioni (ai tempi dei vittorialisti e di Bobbio, Vittorini, Bocca ed altri) sarebbero state quadrate legioni, di scrittori (Tabucchi, Biagi, Baricco, Veronesi, Veltroni, ecc.), di registi (Bellocchio, Moretti, Benigni, Cristina Comencini, ecc.), di attori (Amendola, Marcoré, Benigni, Bisio, Ferilli, Banfi, ecc.), di comici (Crozza, Paolo Rossi, Vergassola, i Guzzanti, Littizzetto, Luttazzi, Cornacchione, ecc.), di giornalisti (da Giurato a Riotta, da Mieli-Mafai-Lerner-Mentana a G. Minoli, A. Di Bella, E. Mauro, F. Colombo, M. Travaglio, G. Chiesa, G. Minà, M. Sant'oro, ecc.), oltre a chi (avendo ora l'età) cinguetta, a cuochi, ad esperte in culinaria (french can can) e tette al vento, a cantanti (alcune m'annoiano parecchio), nani e ballerine. Tra i grandi scrittori prendiamo a caso, anzi a Caos (calmo: bell'ossimoro; Pirandello avrebbe detto "o cavuso", come la sua villa) Sandro Veronesi, un po' caotico, alla Joyce o Beckett. Quant'é alto? Di De Gaulle si disse che non era un grand'uomo, ma un uomo grande: era molto alto, specie con il cappello militare, come Piero Fassino o Pippo Baudo; D'Alema non é alto, Mussi é decisamente basso (in Sicilia lo soprannominerebbero "u curtu"), come Dario Vergassola e Paolo Rossi."""