Il roveto

Caos calmo


Otto anni fa ci fu gran battage, anche pubblicitario, sul masterpiece di Antonello Grimaldi "Caos calmo" con Nanni Moretti e Isabella Ferrari, tratto dall'omonimo romanzo best seller di Sandro Veronesi (mica parente di Umberto?). Già il titolo è un capolavoro, un ossimoro che da solo vale tutto il romanzo. Il film sarà messo in Berlino, intendo il Festival di Berlino, mirando all'orso d'oro con il glimaldello della scena hardcore (Totti, "is nauue", traduce poeticamente "cuore che arde").Il film, dice chi l'ha visto, "ruota", anzi fa "perno" sulla scena centrale in cui Nanni assale proditoriamente (omofonia con Prodi) e possiede i quarti posteriori di Isabella, facendo perno nell'ostio non ostile, ma accogliente, mostrando il suo lato migliore e più fotogenico, quello "B" (non sarebbe più preciso "C"?). Chi l'ha visto (anche Federica Sciarelli?) giura che il lato "B" di Nanni, ostensivo ed ostentato, è molto più espressivo del lato "A". Io non ho "visionato", nè vedrò mai "le chef-d'oeuvre", che sicuramente, per la scena della sodomizzazione, diventerà un "cult", anche senza la "t".