Il roveto

Post N° 49


Berlusconi, nuovamente indagato per corruzione dalla Procura di Napoli, afferma: «Ho fatto cose alla luce del sole di cui sono orgoglioso perché 8 milioni di persone, come hanno dimostrato i gazebo per la raccolta delle firme contro Prodi, volevano una svolta. Quindi mi sono sentito in dovere di contattare molti componenti di questa maggioranza che avevano radici diverse da quelle della sinistra». Aggiunge poi che è «molto grave il fatto che ci sia un'incursione nell'attivitá politica del leader dell'opposizione con controlli telefonici e attraverso telecamere. È gravissimo che notizie d'ufficio coperte da segreto si diffondano dagli uffici della Procura, è grave che ci siano giornali che pubblichino queste notizie». Fabrizio Cicchitto, a sua volta, parla di «attacco politico-giudiziario-giornalistico» che ha «il preciso obiettivo di ripristinare il clima di rissa che ha caratterizzato la vita politica italiana prima nel '92-'94 e poi dal '94 ad oggi» e di fermare quindi il dialogo avviato tra i Poli e le riforme.«Oggi in Italia conviene colpire Silvio Berlusconi -interviene Francesco Cossiga-. Sotto questo aspetto, credo sia giusto parlare di un complotto ai danni del leader di Forza Italia». Nessuno ha fatto controlli telefonici e con telecamere a quelli che dal centrodestra sono passati all'altra parte. Costoro, indubbiamente, l'hanno fatto solo per intimo convincimento e per insopprimibile catarsi ideologica. Silvio, vedi Napoli e poi muori!