Il roveto

Post N° 133


«Quando pensare modifica la tua opinione è filosofia, quando Dio ti fa cambiare idea è fede. Quando i fatti ti fanno vedere le cose in modo diverso è scienza». Questa l'introduzione al quesito per l'anno posto da un'associazione culturale cui aderiscono i principali pensatori del momento. Sostiene ad esempio Mark Pagel, biologo evoluzionista dell'università di Raeding, che parlare di differenze tra razze non debba essere tabù: «Gli ultimi studi sul genoma rilevano che c'è tra gli uomini grande diversità genetica... Che ci piaccia o no, ci sono tra gli esseri umani differenze che possono corrispondere alle vecchie categorie di "razza". Questo non vuol dire assolutamente che un gruppo sia superiore all'altro, ma solo che sia lecito discutere di differenze genetiche tra la popolazione».Ancora, se oggi il mondo sembra essere dominato dagli uomini, per Helena Cronin, filosofa della London School of Economics e direttrice del centro del darwinismo, la colpa non è solo di una certa discriminazione e di differenze di gusti, temperamento e talento, ma anche di una superiore omologazione femminile: «Mentre le donne tendono ad essere a grandi linee dello stesso livello, gli uomini hanno come gruppo maggiore varietà. Il che vuol dire che ci sono tra i maschi più elementi meno intelligenti, ma anche più premi Nobel».C'è da restare sorpresi e affascinati.