Il roveto

Post N° 142


Sul concerto di Capodanno alla Fenice di Venezia Nerio Nesi ha scritto: "...di valzer viennesi ripetuti centinaia di volte non se ne può più. Meglio di gran lunga Verdi e Puccini. In quanto poi alla marcia di Radetzky: ebbene, mi sembra giusto «dimenticare», ma mi sembra puerile «glorificare». Per queste ragioni, ha fatto bene la Rai e mi auguro prosegua su questa strada, naturalmente migliorando ogni anno i contenuti e l’organizzazione del concerto". Pienamente condivisibile.Duccio Guidi, da Nizza (già italiana e patria di Garibaldi), invece, dopo aver premesso "non ho purtroppo la cultura musicale", pontifica: "il concerto della Fenice sa parecchio di autarchico, specie a fronte di quanto fatto da altre Tv (in Francia...France 2)", aggiungendo: "i Wiener ci offrono una delle rare occasioni per mostraci un'Europa che non è solo i tecnicismi ragionieristici di Bruxelles ma un continente plurale e con radici solide e profonde".Meglio Strauss di Verdi, Puccini o Vivaldi? I valzer di Strauss "rappresentano" l'Europa? Totò direbbe "Ma mi faccia il piacere?" (e Duccio "guidi" meglio l'italiano: "l'Europa non è...i tecnicismi" e metta la virgola prima di "ma"!).