Il roveto

Post N° 147


Nell'ultimo concorso per l'accesso alla magistratura, con 43.000 domande e 4.000 concorrenti agli scritti, migliaia di essi sono stati "scartati" per imperdonabili errori di grammatica, di sintassi e persino di ortografia ("q" a posto della "c" ed altri orrori). Uno ha scritto persino "Tribunale dell'Ajax" (pensando forse alle pulizie dei tribunali o alla squadra di calcio). Dei 380 posti messi a concorso, ben 58 resteranno, per "insufficienza" di materia (grigia) prima, scoperti! Giovani che hanno conseguito, impunemente, laurea e master e magari hanno frequentato una scuola di preparazione al concorso. La notizia, però, non è che l'Italia, popolo di santi e di navigatori, naviga da anni nei bassi "fondali" delle classifiche mondiali sulla qualità della scuola e degli studenti, ma che ci siano ancora degli esaminatori capaci non tanto di "rilevare" le (ictu oculi) gravi carenze di siffatti maratoneti degli studi, ma di "cacciarli" dall'anticamera delle aule di Giustizia come Gesù cacciò dal Tempio i mercanti. Può consolare un po' il fatto che, mentre un giudice che sbaglia può dare torto a chi ha ragione (facit de nigro album), il medico che sbaglia manda la gente all'altro mondo.