Il roveto

Post N° 171


Scrive Sergio Romano sul Corsera: "....l’argomento con cui i magistrati inquirenti si sono sistematicamente sottratti a qualsiasi critica e riforma: l’obbligatorietà dell’azione penale. Hanno agito discrezionalmente, scelto le indagini che maggiormente corrispondevano alle loro preferenze ideologiche, concentrato la loro attenzione sui temi che avevano maggiore risonanza pubblica, e hanno inevitabilmente trascurato questioni apparentemente modeste da cui dipende la vita quotidiana dei loro connazionali. Ma hanno risposto alle critiche, in ogni occasione, invocando l’«obbligatorietà dell’azione penale». La riforma della giustizia comincia dalla revisione di questa formula ipocrita che ha tanto contribuito a fare della magistratura inquirente un potere separato e autoreferenziale".Parole da meditare attentamente per la loro innegabile, sconfortante fondatezza.