Viaggiando sull'Espress(o) Orient. Sul primo vagone c'è Piero Ignazi, icastico professore a Bologna (Bononia docet o nocet? Valeria Marini, bonona, sicuramente iuvat, giova), il quale, per sostenere la tesi che "Berlusconi mantiene il vantaggio competitivo di risorse mediatiche che distorce la competizione" sparge, a beneficio dei colti lettori del settimanale debenedettiano, termini culti e ricercati (non dalla Polizia), quali "front runner, outsider, passpartout, "post-moderna", handicap, mitridatizzati e vulnus". Pierino trascura che l'80% della stampa (Corsera, Repubblica, Sole 24 Ore, Messaggero e tanti altri), oltre a gran parte della Rai (in primis Rai 3 al 100% comunista e Rai 1 di Riotta & compagni: si veda la mappa pubblicata da Libero), sostengono Veltroni ed il suoi fratelli siamesi ora separati.Sul vagone successivo E.G. ci svela che "Emma Bonino punta su Kabul", come inviato civile dell'Alleanza e dell'Unama (missione afghana dell'Onu). Er Piotta canta: "Daje de punta, daje de tacco...", ma "quantè bbona" era la sora Assunta, mentre la Emma è solo "bonina". Con la Bonino, inoltre, l'Unama diventerà l'UnEmma (e l'Onu mezzu).Altro vagone e altro passeggero, Travprezzemolo, al secolo Travaglio, punta il dito sul "Partito smemocratico" e afferma che "Di Pietro è accreditato dai sondaggi di un 4-5 per cento". Marco, dotato di memoria prodigiosa (ricorda pure quello che pensava mentre stava nell'utero materno), ha dimenticato di aggiungere dopo sondaggi "addomesticati" e dopo per cento "col cavolo".Il vagone seguente ospita l'immenso (e rosso, alla Prévert) Michele Serra che titola "La torre pende? Colpa dei comunisti". L'ineguagliabile Michele, stravaccato sull'amaca di Repubblica, ironizza sulla torre di Pisa e su Berlusconi. I comunisti non c'entrano con la torre, ma c'entrano con 100 milioni di morti nel mondo e con le decine di migliaia di morti in Italia: i partigiani cattolici (tra cui il fratello di P.P. Pasolini) a Porzus, 30.000 nelle foibe, 20.000 nel triangolo rosso emiliano, centinaia negli anni di piombo, fino a ieri, a Biagi (non il grande citazionista Enzo, ma) Marco. Dal sedile di fronte a Michele A. Cal. ci informa ("La gaia Puglia") che Niki Vendola ha "assunto senza concorso otto supermanager": in somma La vendo (la Puglia) e Li compro.Giampaolo Pansa, detti Gipi (Pigi, come il Principe Giovanni del cartoon disneyano "Robin Hood", è Pierluigi Battista), occupa il vagone successivo ponzando "Votare il Pd oppure no?". Dubbio più atroce di quello di Hamlet. Gipi, con amarezza, ammette: "ho parecchi dubbi sul Pd. E ne vedo i tanti difetti. La presenza di un'oligarchia di vecchi capi ex-Ds ed ex-Margherita che si stanno facendo la forca". Ipse dixit. Ma Waltere conciona sulla novità del Pd e sua, mentre lui ha solo sostituito la cravatta rossa (regalata a Prodi) con una blu.Finalmente c'è il Wagone di Walter, in cui ci introduce il portiere gallonato Edmondo Berselli, con "La lunga marcia di Walter". Walter come Mao Zedong, mentre Berlusconi è Chiang Kai Schek. Walter, di chilometri ne farà 1.000 anzichè 40.000. Ma l'Italia non è la Cina, mentre Walter è ben più grande di Mao, l'idolo di Paolo Ferrero, il MaoValdese. Conclude Berselli (lui se lo mesce e lui se lo beve): "E che i media siano con noi". Edmondo come Obi Wan Kenobi! EdmObi, i media italiani sono già tutti con voi comunisti & marxcattolici "adulti".In un vagone con sbarre Raffaele Scaglietta ("E il parà Usa disse: Signornò" rivela che "aumentano i disertori americani a Vicenza" e che per loro "stanno preparando un centro di sostegno" (sic). Scaglietta in realtà fa solo il nome di tale Russel Hoitt, il quale coraggiosamente si scaglia contro gli Usa, che dovrebbe essere la sua patria. Ricordo che i disertori in tempo di guerra vengono fucilati, alla schiena.Su un vagone con la croce rossa Roberto Villa ci informa che "il Parlamento Ue e la Corte di Giustizia hanno deciso: ogni cittadino dell'Unione può scegliere dove curarsi". Attendiamoci quindi una invasione, anche in Italia. Dopo l'invasione dei delinquenti e dei miserabili, avremo quella dei malati. E chi paga? Pantalone (che farà la fila dietro rom, immigrati ed altri "cittadini europei") ed i gonzi che prestano fede ed ossequio alla Ue ed alla Corte di Giustizia. Un giudice non c'è a Berlino, ma in Lussemburgo sì.Nel tender del treno c'è Corrado Augias con i suoi "Segreti di Roma". Spero che Corrado/cravatte scolorite ci sveli anche i misteri delle stalle di Augia e di Ercole che provvide a ripulirle deviando il corso di un fiume, che non era il Tevere.
Post N° 316
Viaggiando sull'Espress(o) Orient. Sul primo vagone c'è Piero Ignazi, icastico professore a Bologna (Bononia docet o nocet? Valeria Marini, bonona, sicuramente iuvat, giova), il quale, per sostenere la tesi che "Berlusconi mantiene il vantaggio competitivo di risorse mediatiche che distorce la competizione" sparge, a beneficio dei colti lettori del settimanale debenedettiano, termini culti e ricercati (non dalla Polizia), quali "front runner, outsider, passpartout, "post-moderna", handicap, mitridatizzati e vulnus". Pierino trascura che l'80% della stampa (Corsera, Repubblica, Sole 24 Ore, Messaggero e tanti altri), oltre a gran parte della Rai (in primis Rai 3 al 100% comunista e Rai 1 di Riotta & compagni: si veda la mappa pubblicata da Libero), sostengono Veltroni ed il suoi fratelli siamesi ora separati.Sul vagone successivo E.G. ci svela che "Emma Bonino punta su Kabul", come inviato civile dell'Alleanza e dell'Unama (missione afghana dell'Onu). Er Piotta canta: "Daje de punta, daje de tacco...", ma "quantè bbona" era la sora Assunta, mentre la Emma è solo "bonina". Con la Bonino, inoltre, l'Unama diventerà l'UnEmma (e l'Onu mezzu).Altro vagone e altro passeggero, Travprezzemolo, al secolo Travaglio, punta il dito sul "Partito smemocratico" e afferma che "Di Pietro è accreditato dai sondaggi di un 4-5 per cento". Marco, dotato di memoria prodigiosa (ricorda pure quello che pensava mentre stava nell'utero materno), ha dimenticato di aggiungere dopo sondaggi "addomesticati" e dopo per cento "col cavolo".Il vagone seguente ospita l'immenso (e rosso, alla Prévert) Michele Serra che titola "La torre pende? Colpa dei comunisti". L'ineguagliabile Michele, stravaccato sull'amaca di Repubblica, ironizza sulla torre di Pisa e su Berlusconi. I comunisti non c'entrano con la torre, ma c'entrano con 100 milioni di morti nel mondo e con le decine di migliaia di morti in Italia: i partigiani cattolici (tra cui il fratello di P.P. Pasolini) a Porzus, 30.000 nelle foibe, 20.000 nel triangolo rosso emiliano, centinaia negli anni di piombo, fino a ieri, a Biagi (non il grande citazionista Enzo, ma) Marco. Dal sedile di fronte a Michele A. Cal. ci informa ("La gaia Puglia") che Niki Vendola ha "assunto senza concorso otto supermanager": in somma La vendo (la Puglia) e Li compro.Giampaolo Pansa, detti Gipi (Pigi, come il Principe Giovanni del cartoon disneyano "Robin Hood", è Pierluigi Battista), occupa il vagone successivo ponzando "Votare il Pd oppure no?". Dubbio più atroce di quello di Hamlet. Gipi, con amarezza, ammette: "ho parecchi dubbi sul Pd. E ne vedo i tanti difetti. La presenza di un'oligarchia di vecchi capi ex-Ds ed ex-Margherita che si stanno facendo la forca". Ipse dixit. Ma Waltere conciona sulla novità del Pd e sua, mentre lui ha solo sostituito la cravatta rossa (regalata a Prodi) con una blu.Finalmente c'è il Wagone di Walter, in cui ci introduce il portiere gallonato Edmondo Berselli, con "La lunga marcia di Walter". Walter come Mao Zedong, mentre Berlusconi è Chiang Kai Schek. Walter, di chilometri ne farà 1.000 anzichè 40.000. Ma l'Italia non è la Cina, mentre Walter è ben più grande di Mao, l'idolo di Paolo Ferrero, il MaoValdese. Conclude Berselli (lui se lo mesce e lui se lo beve): "E che i media siano con noi". Edmondo come Obi Wan Kenobi! EdmObi, i media italiani sono già tutti con voi comunisti & marxcattolici "adulti".In un vagone con sbarre Raffaele Scaglietta ("E il parà Usa disse: Signornò" rivela che "aumentano i disertori americani a Vicenza" e che per loro "stanno preparando un centro di sostegno" (sic). Scaglietta in realtà fa solo il nome di tale Russel Hoitt, il quale coraggiosamente si scaglia contro gli Usa, che dovrebbe essere la sua patria. Ricordo che i disertori in tempo di guerra vengono fucilati, alla schiena.Su un vagone con la croce rossa Roberto Villa ci informa che "il Parlamento Ue e la Corte di Giustizia hanno deciso: ogni cittadino dell'Unione può scegliere dove curarsi". Attendiamoci quindi una invasione, anche in Italia. Dopo l'invasione dei delinquenti e dei miserabili, avremo quella dei malati. E chi paga? Pantalone (che farà la fila dietro rom, immigrati ed altri "cittadini europei") ed i gonzi che prestano fede ed ossequio alla Ue ed alla Corte di Giustizia. Un giudice non c'è a Berlino, ma in Lussemburgo sì.Nel tender del treno c'è Corrado Augias con i suoi "Segreti di Roma". Spero che Corrado/cravatte scolorite ci sveli anche i misteri delle stalle di Augia e di Ercole che provvide a ripulirle deviando il corso di un fiume, che non era il Tevere.