Il roveto

Post N° 324


Di Pietro propone quattro punti secchi: una sola televisione pubblica senza pubblicità, pagata dal canone e sottratta all'influenza dei partiti; l'esecuzione della sentenza europea su Europa 7 e lo spostamento di Rete 4 sul satellite; limite di una sola rete per i concessionari privati (come Mediaset); abolizione dei finanziamenti pubblici all'editoria. Tonino ebbe a dire di Berlusconi: "Io quello lo sfascio". Ci sta provando ancora, senza invidia, tuttalpiù con indivia.Tonino come Gesù: dalla stalla alle stelle. Con una differenza però: Gesù fu processato una sola volta e condannato ad una pena infamante, mentre Tonino è stato più volte "inquisito" e sempre assolto. Fedina penale immacolata come la coscienza, adamantina. Tante medaglie ai valori italici.Sul Giornale di venerdi 15 febbraio u.s. Filippo Facci, giornalista senza FiFa, a proposito dell'ex pm ha ricordato che "Giancarlo Gorrini...prestò a Di Pietro 100 milioni  senza interessi (da non confondere con quelli che gli diede Antonio D'Adamo, altro imprenditore inquisito) oltre ad elargirgli soldi per ripianare debito di gioco altrui, e la famosa Mercedes rivenduta a prezzo maggiorato, pacchetti di pratiche legali per la moglie, un impiego per il figlio Cristiano, viaggi in jet privato....". Non ha ricordato soldi restituiti in una scatola di scarpe (pecunia...olet?).