Il roveto

Post N° 359


Scrive Paolo Magotti a Sergio Romano: "Io sono trentino di origine e di residenza, e come un sudtirolese posso tranquillamente dire di avere una cultura, storia e mentalità molto più vicina a un cittadino austriaco, che non a un siciliano, napoletano o sardo", aggiungendo "Il cartello che c'è al confine austriaco, non è un insulto come ho letto in una lettera, ma è la verità e auspico che sotto ne compaia uno con scritto «Trentino ist nicht Italien»". Al Magotti "austriacante" (così fu ingiustamente tacciato il grande trentino Alcide De Gasperi) ricordo che Trento tornò italiana, con Trieste, dopo una guerra "costata" lacrime e sangue ai siciliani-napoletani-sardi (ricalco le regioni citate dall'antitaliano), cioé 600.000 morti e 1.200.000 feriti, tra cui mio padre, classe 1892 e mio zio, classe 1897, abruzzesi.Solo per questo il Magotti (Mein Got?) dovrebbe andarsene in Austria, che considera la sua patria, finendo di sfruttare l'Italia e gli italiani, costretti ad essere cittadini di serie B o C, a fronte dei privilegi concessi ai "cittadini" (?) di serie AA (Alto Adige e dintorni).