Il roveto

Post N° 378


Attivata procedura d'infrazione contro l'Italia, la quale aveva imposto, con legge, l'obbligo di indicare in etichetta, oltre al luogo di produzione dell'olio di oliva, la provenienza delle olive. L'Ue ha contestato che quest'ultima indicazione, secondo la legislazione comunitaria, "può essere apposta in etichetta su base volontaria e non imposta". Insomma gli italiani non hanno il diritto di sapere se l'olio che mangiano è tratto da olive nostrane o di chissà dove, ma debbbono confidare sulla "buona volontà" di chi riempie le bottiglie indicando solo "olio prodotto in Italia". Sono questi i "frutti" negativi della sovranità limitata dai Trattati e della supremazia, che talora sconfina nella sopraffazione, dei tecnocrati di Bruxelles. Cuius commoda eius incommoda, cioè dobbiamo prenderci dalla Ue con il buono anche il "cattivo"?