Il roveto

Post N° 379


Scrive Nicola Ferrante a Beppe Severgnini: "In vita mia non sono mai riuscito a entrare in un seggio elettorale e votare, non per menefreghismo, ma perché ritengo che le differenze tra le due parti siano semplici sfumature....per carità, non mi parlate di Veltroni: sono nato e vivo a Roma e la città è in condizioni pietose, con tante mostre e concerti, ma sta implodendo su se stessa nelle mani di costruttori che hanno completa carta bianca". Primo: tra le due parti la differenza non è mera sfumatura, come appare a Nicola e altri, ma sostanziale, specie dal punto di vista ideologico.Secondo: se non va a votare, Nicola si ritroverà il Veltroni Sindaco di Roma, che l'ha ridotta come lui l'ha descritta (e solo gli "ottusi di vista" non vedono), Sindaco d'Italia!Terzo: tra i costruttori capitolini c'è Francesco Gaetano Caltagirone, suocero di Casini, il cui giornale "Il Messaggero" tifa per Veltroni e per il Pd.