Il roveto

Post N° 395


*I radicali, tetragoni ed orgogliosamente attaccati (come l'edera, senza essere repubblicani) alle loro radici e al loro simbolo, fedeli al loro motto "Mi spezzo, ma non mi piego" (il motto di Aldo Moro era, invece, "Mi spezzo, ma non mi spiego"), hanno ceduto, hanno accettato, Bonini Bonini, il diktat di Walter/Josip. Insomma radicali sradicati, senza radici.*Pierferdy Casini candida una principessa Borghese (bell'ossimoro), la quale pare abbia frequentazioni vaticane e grande amicizia con Rocco Forte, il re degli hotels in Gran Bretagna. Pierferdy, il campione del ceto medio, quello Borghese.*Pierferdy candida Ciriaco De Mita come capolista Udc in Campania. Ciriaco, l'intellettuale della magna grecia (che n'è stato dei fondi per la ricostruzione della terremotata Irpinia?), il genius loci (come e più che Mastella di Ceppaloni) di Nusco (che deriva dal greco Nous, cioè mente), il padre di Giuseppe ed Antonia, geni-italici anch'essi (buon sangue non mente), cattocomunista doc, già pilastro dei governi di sinistra, da ultimo di quello Prodi 2. Ma Pierferdy non era (e dice di essere ancora) acerrimo nemico della sinistra e di Prodi? *Pierferdy ama ripetere l'espressione da lui coniata "Veltrusconi" per denunciare il supposto inciucio tra Veltroni e Berlusconi. Altri ha proposto più appropriatamente l'espressione "Veltrodi" per denunciare, invece, il certissimo, ma negatissimo, tandem Veltroni-Prodi (Romano è presidente del Pd ed ha un nutrito stuolo di suoi fedelissimi candidati nel Pd).