Il roveto

Post N° 434


Uno studio del King's College di Londra rivela che ogni 100.000 adulti sono in carcere 750 persone negli Stati Uniti, 148 in Inghilterra, 147 in Spagna, 93 in Germania, 85 in Francia e solo 67 in Italia. Eppure il nostro è il Paese dove intere regioni sono pervase/intrise dalla criminalità organizzata e dove si registra il 48,11 per cento degli assalti agli istituti di credito in Europa.Scrive il giudice Bruno Tinti ("Toghe rotte") che nel 95% dei casi il processo termina con una sentenza di non doversi procedere perché il reato è estinto per prescrizione; nei restanti casi le pene sino a 6 mesi di prigione vengono convertite in pecuniarie (38 euro al giorno), mentre le pene fino a due anni non si scontano per la sospensione condizionale. Tralascio, per carità di patria, quanto avviene in caso di inapplicablità della sospensione condizionale. Chi sta in carcere, allora? "Qualche omicida e qualche rapinatore, una sterminata quantità di extracomunitari che hanno rubacchiato o spacciato" e pochissime altre persone. Certezza della pena? No, incentivo a delinquere. Vae victi(mi)s! Guai agli onesti.