Il roveto

Post N° 490


Veltroni: «L'Italia bisogna amarla. Bisogna amare i simboli della democrazia e tra i suoi simboli c'è questa bandiera e un inno che canteremo tutti insieme alla fine. Tra i due schieramenti principali c'è n'è solo uno dei due che tutto insieme può cantare l'inno d'Italia. E siamo noi». Il leader del Pd ha poi ricordato Aldo Moro che 30 anni fa, tra il 16 marzo e il 9 maggio, fu rapito e ucciso dalle Br: «È stato con questo tricolore che abbiamo sconfitto il terrorismo».Ma Uòlter, quando militava nella Fgci, quando faceva il deputato del Pci -che Mosca aveva largamente finanziato durante la guerra fredda-, quando dirigeva l'Unità, non sventolava la bandiera rossa sgolandosi a cantare "Bandiera rossa la trionferà" e l'Internazionale della "rossa primavera" e del "sol dell'avvenir" (il sole, di Pecoraro Scanio, che ride su 100 milioni di morti)? E le Br non erano comunisti duri e puri, "compagni che sbagliavano"?Ha aggiunto Uòlter: «Il rispetto per le istituzioni è come il coraggio manzoniano: è difficile darselo se non lo si ha», ringraziando Ciampi e Napolitano e Romano Prodi per il suo lavoro.Già, ma le istituzioni il rispetto debbono meritarselo e se uno ritiene che non lo meritino, perchè dovrebbe essere costretto a "darselo"? Scalfaro, Ciampi, Napolitano e Prodi  il rispetto se lo meritano, eccome! Ciumbia! Cazzica (esclamava Paola Borboni in uno sketch di Carosello)!