Il roveto

Post N° 568


EuGenio Scalfari, per il suo "L'uomo che non credeva in Dio" (ma credeva molto in se stesso, aggiungo io come sottotitolo), è stato paragonato a filosofi quali Nietzsche, Montaigne, Croce, Cartesio, Socrate, Eraclito, Parmenide, Pascal, nonché a poeti e romanzieri quali Leopardi, Proust, Rilke, Holderlin, Vàlery, Nerval, Eckhart.L'unico accostamento che io vedo è con Socrate. Hanno in comune, difatti, la "S".EuGenio il SuperUomo nicciano del giornalismo italico: Lui scrive, mentre Zarathustra parlava soltanto. Scrive dalle altezze rarefatte delle Monta(i)gne, non verdi, ma rosse (non le Red Mountains degli Usa!). Parmenide mi richiama il parmigiano che forse Eugenio gradisce, ma il greco, patito per la feta, sconosceva. Quanto a Nerval, penso ai "nervi" eccitati dalla supponenza di tanto (Eu)Genio, Maestro, come Eckhart, di elevatezze spirituali, Croce e delizia dei suoi estimatori (che non sono le vacche) innumerevoli come i granelli di sabbia.