Il roveto

Post N° 590


Di Pietro e Travaglio ovvero affinità elettive.Tonino come Gesù: dalla stalla alle stelle; tuttavia, a differenza del Messia (processato una sola volta, condannato e crocefisso), egli è stato tante volte inquisito, ma sempre pienamente assolto, più puro che pria. Tonino ha difeso Travaglio nella recente querelle con Schifani.Marco è l'evangelista di Tonino ("ho votato per lui"), e si accingerà a scrivere il vangelo toniniano, narrando i suoi miracoli: dagli studi universitari, ai concorsi, alle varie attività (emigrato-commissario di polizia-pm-politico), alla capacità straordinaria di gestire denaro privato e pubblico (da 100 milioni di lire a 22 milioni di di euro), moltiplicando, da pm, non i pani, ma le pene.Di miracoli toniniani ce n'è d'avanzo, vero Marco?Marco, fiutatore ineguagliabile di soldi (ha scritto "L'odore dei soldi"), beninteso quelli di destra, sterco del diavolo, oro di Mammona, demaledetti. I soldi di sinistra, invece, sono oro santo, debenedetti.Marco ha smentito categoricamente (con qualche "tic" nel confronto con Castelli ad Anno Zero) di avere soggiornato a spese altrui, come malvagiamente insinuato da taluno.Gli crediamo senza esitazioni e senza riserve, perchè egli è, come Bruto, uomo (e giornalista) d'onore, oltre che, d'odore, per il libro sopra ricordato.Marco può proclamare urbi et orbi "Si Toninus pro nobis, quis contra nos?".