Il roveto

Post N° 597


Marco Tullio Giordana, fuori concorso al Festival con "Sanguepazzo"— protagonisti Monica Bellucci e Luca Zingaretti — è stato accolto ieri sera dal pubblico con 13 minuti di applausi. Tutti fascisti. Arte Sublime: dopo il bacio lesbico tra Penelope Cruz e Scarlett Johansson, qui c'è quello tra Bellucci e Lavinia Longhi. Dice Marco: «Siamo tornati indietro, non al fascismo ma prima del 1789. Siamo alla monarchia. Per di più con l'opposizione sgominata. È molto pericoloso quello che sta succedendo. Ma la voglia di far cinema non la piegheranno. I nostri film qui a Cannes sono forti e vitali. La gente andrà a vederli. E finché questo accadrà, hai voglia di governare con i tuoi cortigiani...». Sono preoccupato. Se un Genio (senza lampada) come Giordana avverte il pericolo monarchico assolutista (Luigi XIV era il re Sole, Berlusconi è il re Solo), io, piccolo cretino (senza essere nato a Creta), che dovrei fare?