Il roveto

Post N° 642


Doppio attacco alla nuova normativa sull'immigrazione varata dal governo italiano. Dal Vaticano e dalle Nazioni Unite. «Le politiche repressive così come gli atteggiamenti xenofobi e intolleranti contro l'immigrazione irregolare e le minoranze indesiderate rappresentano, in Europa, una seria preoccupazione». L'Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Louise Arbour, punta il dito contro l'Italia, stigmatizzando la «recente decisione del governo di rendere reato l'immigrazione illegale» ed i recenti attacchi contro i Rom. La Arbour, intervenuta al Consiglio dell'Onu sui diritti umani riunito in sessione a Ginevra, ha affermato che «esempi di queste politiche ed atteggiamenti sono rappresentati dalla recente decisione del governo italiano di rendere reato l'immigrazione illegale e dai recenti attacchi contro i campi rom a Napoli e Milano». L'Onu fa Onu contro l'Italia e Mezzu, anzi Quartu, anzi Zeru contro il Sudan che da anni (da Al Tourabi in giù) massacra impunemente, servendosi delle milizie arabo-musulmane (i Janjaweed), i neri cristiani ed anumisti. Fino ad ora ne sono stati uccisi due milioni ed il massacro continua nel Darfur. L'Onu si preoccupa dei rom che uccidono (Mailat, Ahmetovic), rapinano, rubano, spacciano droga, fanno accattonaggio (sfruttando neonati che si vendono l'un l'altro), deturpano l'ambiente, si appropriano anche con minacce e ricatti dei beni altrui e persino, all'occorrenza, tentano di rapire bambini. La Arbour (perché non si chiama Pearl?) punta il dito. Quel dito dovrebbe puntarlo su altri bersagli, la pergola. Su quel graticcio si avvilupperebbero bene rom e clandestini!